“Un’opera intensa, spirituale, assorta e solenne. Nessun pittore, neanche Caravaggio, ha dipinto l’ombra come Cugusi”. Così Vittorio Sgarbi commentava i quadri di Brancaleone Cugusi di Romana (1903 - 1942), un pittore sardo fino a pochi anni fa praticamente sconosciuto. Autodidatta, fin da ragazzo Brancaleone mostra un innato talento per il disegno. Abbandonata l’università per dedicarsi alla pittura, si trasferisce a Milano e poi a Roma. Grazie alla sua affettuosa amicizia con Nella Zoja, critico d’arte del “Corriere della Sera”, sarà possibile conservare molte sue opere di questo fortunato periodo. Muore a Milano a soli 39 anni, pochi giorni prima di quella sua mostra personale che aveva sempre sognato di realizzare. Dopo sessant’anni, e grazie alla sua riscoperta da parte di Sgarbi, anche il Comune di Cagliari gli ha riconosciuto il dovuto prestigio, intitolandogli una via.
La vita di Guido Cavallo (1911 - 1992), al contrario, fu lunga e piena di soddisfazioni. Dopo aver imparato tutte le tecniche legate alla pittura, all’incisione e alla scultura alla scuola di maestri quali Francesco Ciusa, Rossino, Stanis Dessì e Felice Melis Marini, si diplomò al liceo artistico di Brera a Milano. Per 38 anni insegnò disegno e storia dell’arte nelle scuole superiori, e fu insignito di numerosissimi premi, riscuotendo consensi dalla critica nazionale e internazionale. Maestro di numerosi pittori attualmente ai vertici dell’arte in Sardegna, fu portavoce di nuovi linguaggi nella pittura del novecento.
Via Brancaleone Cugusi di Romana
Ubicazione: via Vesalio - via Pisano
Circoscrizione: Pirri
Via Guido Cavallo
Ubicazione: viale Monastir - via Giotto
Circoscrizione: 3