Reportage

Pirri e Santa Maria Chiara: tra storia, tradizione e innovazione

Autore: Valentina Ambu,
11 aprile 2014, 10:38
Un passato da paese e un presente da Municipalità del capoluogo, che cerca di salvaguardare la propria antica identità.
Santuario Santa Maria Chiara - foto gentilmente concessa da www.sanpietroapostolopirri.it
Santuario Santa Maria Chiara - foto gentilmente concessa da www.sanpietroapostolopirri.it

Il culto di Santa Maria Chiara accompagna ancora Pirri

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Nonostante Pirri abbia ormai perso i connotati del paese, i suoi abitanti hanno custodito intatta fino ai giorni nostri la devozione per la loro patrona. La festa di Santa Maria Chiara, che si celebra ogni anno nel periodo successivo alla Pasqua, non rappresenta solo una manifestazione di fede, ma anche la possibilità di trovare una nuova affermazione delle radici culturali e identitarie di Pirri.

Tanti fedeli partecipano alla processione serale del Lunedì dell'Angelo, che, ricordando la traslazione del simulacro, si snoda tradizionalmente lungo il percorso che la Madonna ha fatto per giungere a Pirri. Il corteo, che parte dal colle di Monte Claro, è preceduto da una messa solenne celebrata nella cappella dedicata alla Vergine presente all'interno del parco provinciale, benedetta dall'allora Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Giuseppe Mani, il 19 dicembre del 2005. Prima della creazione della cappella, il simulacro e la messa erano ospitati nella casa di riposo delle suore Manzelliane, in via Monsignor Cogoni. L'idea di condurre la Madonna vicino al luogo in cui è nata la sua devozione per poi ricondurla a Pirri risale agli anni Venti del Novecento.

Il martedì mattina lungo le strade del centro storico di Pirri si svolge una processione interparrocchiale. Le celebrazioni in onore della patrona si concludono con la processione dell'“Ottava Pasqua” nella quale il simulacro settecentesco del Cristo Risorto e quello di Santa Maria Chiara ripercorrono un itinerario che ricalca quello dell'incontro di Pasqua, che ha luogo in piazza Italia, la principale piazza di Pirri. A partire dal 1996, dopo quasi un secolo di abbandono, è stata riscoperta anche la festività invernale di Santa Maria Chiara. La prima domenica di Quaresima, la chiesa di San Pietro ospita una solenne messa cantata e il pomeriggio si svolge in piazza la pentolaccia.

Se la fede dei pirresi nei confronti della Beata Vergine Santa Maria Chiara è rimasta immutata nei secoli, lo stile di vita moderno e cittadino ha portato dei cambiamenti nei programmi delle celebrazioni civili. Rappresentazioni teatrali, concerti di musica leggera e polifonica, mostre, manifestazioni sportive e spettacoli dedicati anche ai più piccoli hanno sostituito i balli, le gare poetiche e le corse di cavalli. L'organizzazione dei festeggiamenti è affidata a un comitato, che per un periodo, a partire dal 1906 fu composto dal sindaco, dai consiglieri comunali e dai cittadini più eminenti. Ancora oggi, il comitato, guidato da un presidente, percorre le strade di Pirri raccogliendo le offerte dei fedeli, le cui donazioni nell'ultimo periodo di crisi e ristrettezze economiche si rivelano molto utili.

Durante l'anno il simulacro della patrona è custodito, insieme ad altre statue, nel santuario di Santa Maria Chiara, all'interno della chiesa di San Pietro. Il santuario e l'annesso museo sono stati  costruiti nel 1966 su iniziativa di don Gesuino Setzu e inaugurati l'anno successivo in occasione della Pasqua. Il parroco volle così sottrarre la statua dalle incursioni dei ladri, che nel 1962 rubarono i gioielli che decoravano la veste della Madonna.