Reportage

Alla scoperta di Cagliari da 0 a 14 anni.
Sindaco Anna Picciau e vice sindaco Giulia Cherchi

L'esperienza cagliaritana del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze

Con successo e continuità da sei anni, dal 2005, otto scuole medie cittadine (Vittorio Alfieri, Manno, Cristoforo Colombo, Istituto Comprensivo Via Stoccolma, Ugo Foscolo, Don Milani-Tuveri, Spano-De Amicis, Istituto Pirri 2 Toti) sperimentano questo modo di fare educazione civica attivo e partecipativo, certamente più accattivante e meno noioso che studiando da un libro.

Due ormai veterani del progetto, Paola Piroddi e Pietro Frau dell'associazione Atlantide, che, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali, l'hanno visto nascere e tuttora lo seguono, ci raccontano la storia del CCRR di Cagliari. Nato, ispirandosi al modello proposto in alcune città dell'Emilia Romagna e sotto la guida di Camina, associazione nazionale che si occupa di rendere le città più amiche dei bambini, il primo CCRR cittadino si può definire atipico. Non viene eletto un sindaco, ma si punta a far conoscere il sistema della macchina burocratica, in modo semplice, partecipativo e soprattutto giocato, senza appesantire i ragazzi e senza eccessive formalizzazioni.

Negli anni successivi, dato il grande entusiasmo con cui l'iniziativa è stata accolta (nell'anno scolastico passato hanno partecipato circa 100 ragazzi di seconda e terza media), si è messo in piedi un vero consiglio con l'elezione del sindaco. Ogni candidato presenta il suo programma elettorale e dopodiché si procede, nell'aula consiliare degli adulti, con le votazioni da parte dei consiglieri delle diverse scuole all'elezione del nuovo sindaco. "Quest'anno  - racconta Pietro Frau- abbiamo eletto un sindaco a sorpresa. Il candidato, che ha ricevuto più voti, non era quello atteso".

I temi che stanno più a cuore ai ragazzi e che negli anni si ripetono nei loro programmi, sono il verde pubblico, i luoghi di aggregazione, una mobilità più sostenibile attraverso, ad esempio, la realizzazione di piste ciclabili; non mancano anche richiami al turismo cittadino.

Partendo dalle richieste dei ragazzi, l'impegno da parte del team di progetto è quello innanzitutto di far conoscere loro la città e di farli innamorare di lei. D'altra parte, sono dei potenziali futuri amministratori e, perché possano esserlo al meglio, il presupposto è la conoscenza del luogo in cui vivono, lo sviluppo di un senso di appartenenza, come emerge dal racconto di Paola Piroddi e Pietro Frau.
Per questa ragione tra le attività svolte dal CCRR ci sono l'adozione delle piazze cittadine e la redazione di una guida "Cagliari la nostra città". Per le piazze i ragazzi hanno prima studiato la sua storia, poi hanno sottoposto dei questionari a frequentatori e negozianti su che cosa andasse bene e su che cosa non funzionasse.

Nella mini-guida della città, corredata di foto e disegni fatti da loro e pensata per i loro coetanei, raccontano, invece, la storia dei quartieri di Cagliari, usando come punto di riferimento la sede della loro scuola e descrive chiese, monumenti e parchi.
Ma conoscere la propria città non basta, nell'ambito del CCRR si promuove anche la conoscenza del territorio e della cultura sarda e lo si fa anche in questo caso giocando e divertendosi. Una trasmissione radiofonica "Microfono d'argento" su Radiolina e una televisiva “Teen-Quiz” su Videolina vedono i ragazzi cimentarsi e confrontarsi con domande sui personaggi e gli eventi della storia sarda.