Reportage

Alla scoperta di Cagliari da 0 a 14 anni.
Nella sala consiliare del Comune di Cagliari

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze: un esempio di democrazia in erba

Una città che aspiri ad essere amica dei bambini è una città che garantisce loro la libertà di esprimersi liberamente sui temi di loro interesse e che ascolti, tenendole nella dovuta considerazione, le loro opinioni, secondo quello che è un principio sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia.

In questa direzione si muove un'iniziativa come quella dei CCRR, i Consigli Comunali dei ragazzi e delle ragazze. "Dare la parola ai giovani, consentire loro di esprimere la proprio opinione su argomenti che li interessano, quali l'ambiente, le ristrutturazioni stradali, la sicurezza stradale, permettere loro di sostenere dei progetti e di scoprire come si gestisce e come funziona una città, prendere meglio in considerazione i bisogni dei ragazzi nell'ambito della politica giovanile all'interno dello società". Questo era l'obiettivo del sindaco di Schiltinheim, cittadina dell'Alsazia, che per primo, nel 1979, anno internazionale dell'infanzia, promosse il coinvolgimento di bambini e ragazzi nelle attività dell'amministrazione. D'altra parte, chi meglio dei diretti interessati, i bambini, può farsi portavoce dei loro bisogni? essi possiedono una visione della realtà unica e irripetibile, perché gli occhi con cui guardano la realtà che li circonda sono diversi.

I CCRR sono una riproduzione in scala minore, per la giovanissima età dei suoi membri, che va dai 9 ai 12 anni, di quello che è il consiglio comunale dei "grandi", ma che a quest'ultimo non ha nulla da invidiare. Si compone, infatti, di un sindaco, eletto con regolari elezioni dai consiglieri nominati nelle singole classi; a sua volta, il sindaco sceglie gli assessori che lo accompagneranno nel suo mandato istituzionale.