Reportage

Quarta vita per il Palazzo di Città di Cagliari.
Palazzo di Città: interno
Palazzo di Città: interno

Destinazione del Palazzo di Città

Nella sua quarta vita il Palazzo di Città sarà sede di rappresentanza per il sindaco, costola dell’Expò e, grazie a punti di ristoro, una sala conferenze e un grande spazio per le esposizioni d’arte, ospiterà anche book shop, caffè letterari e mostre d’arte.
Come già accennato prima, l’edificio si articola su quattro piani così disposti:

  • il sottopiano suddiviso in una parte destinata agli impianti e al deposito e l’altra per l’esposizione,
  • il piano terra ospiterà il book shop, la caffetteria e alcune sale espositive minori,
  • il primo piano riservato esclusivamente alle esposizioni più importanti,
  • il secondo piano nel quale avranno sede gli uffici.

Nelle sale del primo piano, con vista sulla cupola della Cattedrale, andranno i pannelli e le teche dell’Expò con una zona dove sarà esposta una selezione di gioielli, tessuti e costumi delle città regie.
Nel secondo piano, in un ampio sotto-tetto, nascerà la sala di rappresentanza per il sindaco, con annessa foresteria.
Le caratteristiche dell’edificio e la destinazione prevista consentono di inserire a pieno titolo l’intervento nel programma a regia regionale “Itinerario delle Città Regie”.

Le scelte progettuali sono legate e condizionate dall’adeguamento di tale struttura alle normative di superamento delle barriere architettoniche, misure antincendio, risparmio energetico, sicurezza ma soprattutto norme specifiche che assicurano l’ingresso dei portatori di handicap.

Unitamente alle esposizioni esso potrà ospitare mostre temporanee dei numerosi reperti che risalgono all’epoca aragonese spagnola ma tutto il progetto è volto in un prospettiva più ampia che mira ad evidenziare l’evoluzione della struttura nei quattro secoli con particolare riferimento al periodo delle città regie con l’aiuto di plastici, mezzi audiovisivi, multimedialità e ricostruzioni didattiche.

Per gli appassionati di archeologia rimandiamo al sottopiano del Palazzo nel quale si potrà ammirare la pavimentazione in acciottolato risalente probabilmente all’epoca medievale, due archi di cui uno risalente all’epoca spagnola e l’altro gotico-aragonese, tre cisterne per la raccolta dell’acqua piovana necessaria per la fornitura dell’acqua potabile, il tutto arricchito dalla presenza di cristalli inseriti nel pavimento che rendono visibile in alcune parti i sotterranei dell’edifici che conservano intatte le caratteristiche storico-architettonico dell’epoca.
Il patrimonio al suo interno si arricchisce con la presenza di un cassettone risalente al Cinquecento che è stato oggetto di un complesso e impegnativo lavoro di restauro.