Reportage

Quarta vita per il Palazzo di Città di Cagliari.
L’arrivo di Carlo Alberto a Cagliari - oggi nello studio del vicesindaco al Palazzo Civico
L’arrivo di Carlo Alberto a Cagliari - oggi nello studio del vicesindaco al Palazzo Civico

Struttura dell'edificio

L’Edificio presenta due prospetti, articolati su quattro livelli, con uno scantinato che sfrutta il dislivello sulla Via Canalles e con un sottotetto utilizzabile e finestrato. Nella facciata principale, sulla piazza Palazzo, si apre un elegante portale, sormontato dalla lastra marmorea cinquecentesca recante l’iscrizione che ricorda la visita a Cagliari dell’ imperatore Carlo V nel 1535 e sopra lo stemma della città, ossia i due tritoni con lo scudo e la corona.
Il prospetto laterale, affacciato appunti sulla via Canelles e sulla sottostante piazza Carlo Alberto, presenta il finestrone centrale timpanato e sovrastato dallo stemma della città. Entrambi i prospetti sono scanditi da lesene, cornici e diverse finestre. Sopra la lapide commemorativa, campeggiano le armi della città. Il secondo ingresso del palazzo si affaccia sulla piazzetta Carlo Alberto.

L’importanza storica del Palazzo si deve al fatto che le sue sale interne hanno ospitato nei secoli opere di notevole pregio. Tra queste merita di essere citato in primo luogo il Retablo dei Consiglieri, eseguito da Pietro Cavaro tra il 1517 ed il 1531, che raffigura la Madonna col Bambino e cinque consiglieri di vari tempi. Il dipinto si trovava nella sala principale in cui si svolgevano le riunioni dei consiglieri e nei giorno festivi si celebrava la messa.

Nell’edificio erano custodite anche diverse tele dipinte dal Marghinotti, tra cui Carlo Felice protettore delle arti, L’arrivo di Carlo Alberto a Cagliari (nel 1841) con il figlio primogenito Vittorio Emanuele II, ed infine due piccole tele, commissionate al grande artista dal generale Alberto della Marmora, ritraevano il questore Caio Gracco che, nella prima scena, si discolpa a presenza del senato, mostrando la cintura che piena di denaro aveva portato in Sardegna.
Nel secondo dipinto era possibile ammirare un gruppo di sardi che offriva una grande quantità di doni ai romani rimasti senza vesti durante un inverno molto rigido. Questi preziosi dipinti si trovano ora nel nuovo Palazzo civico di via Roma.

Nel palazzo era custodita la statua della Assunta Dormiente, donata dalla regina Maria Cristina di Borbone, moglie di re Carlo Felice, alla città.
Il simulacro, originalmente custodito presso la sede della Municipalità di Cagliari, fu poi, in seguito ad una delibera risalente al 1892 da parte di quest’ultimo, trasferito nella Cattedrale della città, dove tuttora risiede.
Ogni anno, in occasione della ricorrenza della festa dell’Assunzione, il 15 Agosto, il simulacro viene vestito delle sue sacre vesti e portato in processione per le strade di Castello.
Dopo che la sede della Municipalità fu trasferita nel Palazzo civico di via Roma, l’edificio ospitò, dal 1922 al 1931, il Liceo musicale ed in seguito, dal 1939 al 1970, il Conservatorio di musica Pier Luigi da Palestina, che nel 1970 venne trasferito nei nuovi locali di via Bacaredda.