Reportage

Iniziativa dell’Assessore alle Politiche Giovanili Daniela Noli e la cooperativa Passaparola: mettere a disposizione il proprio tempo libero per uno scambio di servizi.
Daniela Noli - assessore alle politiche giovanili del Comune di Cagliari
Daniela Noli - assessore alle politiche giovanili del Comune di Cagliari

Promosso dall’Assessore alle Politiche Giovanili Daniela Noli in collaborazione con la cooperativa Passaparola, ha preso il via anche a Cagliari la sperimentazione della Banca del Tempo.
Costituite con la forma giuridica di libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane, le Banche del Tempo si sono diffuse in tutta Italia e ora l’iniziativa è sbarcata anche a Cagliari, a partire dal 20 ottobre 2008.

Le Banche del Tempo nascono con l’intento, puramente volontaristico, di creare una rete di rapporti umani che permettano, oltre ad un allargamento delle relazioni sociali, uno scambio gratuito di prestazioni basato sul concetto di “baratto di competenze”.

In sostanza si tratta di un grande contenitore dove tutti i cittadini possono depositare, anziché del denaro, il proprio patrimonio di tempo libero da mettere a disposizione di chi ne abbia necessità. Chiunque può iscriversi alla Banca del Tempo dichiarando cosa è in grado di fare e impegnandosi ad offrire prestazioni della durata di un’ora agli altri iscritti che, a loro volta, avranno svolto la medesima procedura di iscrizione. Si verrà a creare, così, un database accessibile a tutti e che riceverà la prestazione specifica potrà ricambiare il “prestito di tempo” offrendo lo stesso servizio in base alle proprie competenze.

Così, ad esempio, il giardiniere offrirà un’ora del suo tempo per la cura del giardino del proprio vicino di casa insegnante di latino che, in cambio, darà ripetizioni al figlio del giardiniere non troppo bravo a scuola. Il tutto senza mettere in mezzo un centesimo. Unità di misura: l’ora (con le sue frazioni e multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione. Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità.

Un vero caso di economia parallela in cui ci si scambia servizi. Baby sitting, manutenzioni, lezioni di lingue o di PC, giardinaggio, restauro mobili, cura degli anziani e degli animali, passaggi in auto, spesa, taglio capelli e wellness, consulenze, cene, lavaggio, stiratura sono alcuni tra i tanti servizi messi a disposizione.