Reportage

Breve viaggio attraverso alcune significative cavità cittadine.
Ingresso del carcere di Sant'Efisio
Ingresso del carcere di Sant'Efisio

Carcere di Sant'Efisio

Nel quartiere di Stampace ed in prossimità della Chiesa di S.Efisio è possibile accedere al luogo ritenuto per tradizione il carcere del santo.
Attraverso una scalinata ripida si scende per nove metri in una cavità interamente scavata nella roccia calcarea; ha pianta irregolarmente quadrata e il soffitto in roccia è sostenuto da due grossi pilastri quadrati, anch'essi ricavati dalla roccia.

Il noto archeologo Antonio Taramelli negli anni Venti condusse uno studio accurato della cripta in occasione dei lavori di ristrutturazione della Confraternita del Gonfalone. Il suo scopo era quello di trovare elementi che riconducessero in qualche modo quel luogo all'effettiva esistenza del carcere.
Colonna del martirio di Sant'EfisioLo studioso tuttavia non trovò tracce sicure, ma si limitò a formulare delle ipotesi escludendo  con certezza che quel vano sotterraneo fosse una cisterna (le cisterne cagliaritane hanno forma di bottiglia ampia nel fondo e a collo stretto, con bocca ovale o circolare e rivestite da una sorta di intonaco) o una cripta funeraria (manca la principale caratteristica della sepoltura sotterranea, cioè le tombe  ricavate nella parete).

L'effettiva antichità del luogo fu però confermata dal ritrovamento di alcune monete che non potevano esser finite lì casualmente. Una di queste risale al periodo di Domiziano (I sec d.C). Difficile poter dire se quelle pareti abbiano in qualche modo ospitato una prima comunità cristiana, divenendo in seguito prigione per i fedeli e quindi anche per S. Efisio.

La leggenda narra che il santo, prima del suo martirio, avvenuto a Nora sotto Diocleziano nel 303 d.C., sia stato imprigionato in questo luogo e torturato.
Dentro la cripta è possibile vedere infatti una colonnina in marmo chiusa da un cancelletto al quale sarebbe stato legato il santo, prima di essere decapitato sulla spiaggia di Nora nel 303 d.C.

Quest'ipogeo è attualmente chiuso al pubblico e aperto occasionalmente durante i festeggiamenti del santo.