La mobilitazione
In attesa di mobilitazioni di piazza, che sono annunciate per la prossima settimana (con la costituzione di un comitato di lotta), per ora è il popolo di internet a dare gambe alla battaglia avviata da politici e organi di stampa. Il gruppo “No alla muraglia eolica sul mare della Sardegna”, fondato sul social network Facebook dal deputato del Pdl Mauro Pili, ha già raggiunto oltre 4200 adesioni. «Le iscrizioni si stanno moltiplicando, segno che la gente ha capito che il momento è delicato e che la battaglia va combattuta fino in fondo», dice l'ex presidente della Regione, «la mobilitazione sta dando i primi risultati. Amministrazioni comunali e istituzioni regionali stanno una dopo l'altra dichiarando la propria contrarietà al nefasto progetto di invadere il Golfo degli Angeli con pale eoliche alte oltre cento metri. La battaglia è però lunga e difficile e i sardi devono esserne gli artefici».
Intanto prosegue anche il sondaggio sul sito www.unionesarda.it: alle 20 di ieri il 70 per cento dei votanti era contrario alla muraglia eolica.
05/03/2010