Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«La Bayadére», sogni d’amore perduti

Fonte: La Nuova Sardegna
23 giugno 2008


DOMENICA, 22 GIUGNO 2008
Pagina 45 - Inserto Estate

Al Comunale la celebre coreografia di Marius Petipa presentata dal corpo di ballo del Teatro nazionale di Brno



Originale e innovativo allestimento firmato da Jaroslav Slavicky




GABRIELE BALLOI
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CAGLIARI. Martedì, alla prima, era andata in scena al Comunale con base registrata, a causa d’un altro sciopero indetto dalle sigle Libersind, Conf Sal e Snater. È dalla sera seguente (e nelle repliche fino stasera e domani alle 20,30) che il pubblico può assistere al balletto «La Bayadère» con l’esecuzione dal vivo dell’orchestra del Lirico guidata dal direttore boemo Jan Zbavitel. La compagnia ospite della Stagione del Lirico, è quella del Teatro nazionale di Brno. Un rinomato ensemble per corpo di ballo e solisti una riconosciuta tradizione di professionalità e rigore, con un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo. Rappresentata per la prima volta nel 1877 al Teatro Bolshoi di Pietroburgo, «La Bayadère» fu ideata da Marius Petipa, con la musica di Ludwig Minkus. In tale allestimento Jaroslav Slavický, ne cura la regia in modo innovativo rielaborando libretto e coreografia. La vicenda si svolge in un’ India occidentalizzata un po’ dalla fantasia europea, con alcuni stereotipi che ricalcano ora la storia ora la fiaba. Il tutto però ben reso, in modo naturalistico, fastoso e pittoresco, dall’impianto scenografico di Ivoídek e dai costumi di Josef Jelínek. Un esotismo che non manca di soddisfare l’immaginario collettivo, tra fachiri, danzatrici di corte, sacerdoti indiani, un maharaja col suo maestoso palazzo, un bosco sacro con un tempio immerso nella vegetazione. E c’è un intreccio amoroso di geometrica esattezza a governare il destino dei personaggi: il ricco guerriero Solor s’innamora della baiadera Nikija che, inizialmente ritrosa, accetta comunque la sua promessa d’amore. Il Grande Bramino è pure lui invaghito della fanciulla e poiché testimone involontario del loro incontro si prepara alla vendetta. Intanto la principessa Gamzatti sceglie di sposare proprio Solor, il quale non può contraddire la volontà del maharaja. A causa del Bramino la baiadera morirà e gli dèi puniranno con la morte tutti gli altri personaggi per aver violato il giuramento di fedeltà ad una serva del tempio. «La Bayadère» rispetta gli schemi consolidati del balletto romantico. Molte parti accademiche, qualche pezzo di carattere, e il noto «Regno delle ombre» (ballet blanc), geniale invenzione di Petipa. La musica di Minkus, per quanto gradevole ha rari sprazzi di originalità, attingendo molto dalla musica viennese e russa, poco in sintonia con l’ambientazione.