Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In arrivo nuovi armatori grazie al taglio dei costi

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2010

L'authority La strategia del presidente Fadda



La prima ha ormeggiato il 25 gennaio, ed entro Natale 2010 ne arriveranno altre 78: le previsioni parlano di un incremento delle navi da crociera nel porto di Cagliari, e soprattutto di un aumento (intorno al 20 per cento) dei turisti in arrivo. L'obiettivo dichiarato è di 150 mila passeggeri e il presidente dell'autorità portuale Paolo Fadda per il futuro punta ancora più in alto, soprattutto dopo i dieci giorni passati a Miami all'inizio del mese: «Ho incontrato sei nuovi armatori, alcuni importanti come Carnival, Norvegian e Silver sea. Una delle cose che mi hanno fatto notare maggiormente è la difficoltà nella “vendita” di Cagliari. La Sardegna, nell'immaginario collettivo internazionale, è la Costa Smeralda, cioè il porto di Olbia».
RIDUZIONE DEI COSTI La strategia per attirare altre navi nel capoluogo è simile a quella che verrà adottata per il porto canale di Macchiareddu: riduzione dei costi, per essere più appetibili nel panorama del Mediterraneo. Ora ogni passeggero che sbarca a Cagliari costa agli armatori 3,15 euro, Fadda vorrebbe tagliare a 1,50 euro a testa. La differenza (che moltiplicata per i 150 mila vacanzieri previsti nel 2010 significherebbe un mancato guadagno di circa 250 mila euro) però dovrebbe essere coperta dalla Regione o dal Comune.
L'INCONTRO Un argomento affrontato martedì scorso durante una lunga riunione nella sede dell'Authority. Alla quale, oltre ai rappresentanti di Regione, Confindustria, Confcommercio e Fiera campionaria, ha partecipato anche il sindaco di Cagliari. Il municipio potrebbe prendere in carico alcune spese della gestione del porto, in particolare quelle legate all'accoglienza (al momento è solo un'ipotesi). Ma, spiega Emilio Floris, «si tratta di un investimento per la crescita della città. Per la diminuzione di circa 2 euro dei costi per passeggero, si guadagneranno turisti che spendono nei nostri negozi. È vero che questo incremento verrà garantito da soldi pubblici, ma crescerà il livello economico di Cagliari e dunque anche le tasse pagate». ( m.r. )

28/02/2010