Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chiede l'elemosina insieme al figlio invalido

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2010

il caso Davanti alle Poste di via Liguria



Chi frequenta l'ufficio postale di via Liguria ha notato da tempo la presenza di una donna rumena che chiede l'elemosina, con un rosario in mano. Davanti a sé, sui gradini dell'ufficio, una sorta di quadretto plastificato: è un articolo de L'Unione Sarda. Racconta di un ragazzino che la mattina dell'Epifania si ferì nello scoppio di una bomba carta raccolta da terra in via Euro, a La Palma. I chirurghi dell'Ospedale Marino non poterono evitare di amputargli due falangi della mano destra.
LE GIORNATE Il quindicenne ora passa le sue giornate nella zona di via Liguria. «Ogni tanto entra e gli regaliamo delle caramelle», racconta un'impiegata dell'ufficio postale. «Qui lo vediamo sempre, dal periodo di Natale», riferisce la proprietaria del Lully's Bar, dove il rumeno passa a chiedere una pizzetta o un cappuccino.
IL PIANTO «Sì, è mio figlio», ammette la donna, accennando il pianto. In un italiano stentato, racconta cosa è successo al ragazzo, aiutandosi con i gesti e mostrando l'articolo di giornale incorniciato. «Ora si sta riprendendo, è a casa». In realtà proprio in quel momento, il ragazzo è seduto a un tavolino dell'Alex Bar, l'altro caffè nelle immediate vicinanze dell'ufficio postale. Solo, con la manica della felpa tirata giù a coprire la mano destra, e una sciarpa nera a sorreggere il braccio, come se fosse ingessato.
I COMMENTI C'è chi prova pena, chi si impietosisce. E chi maligna: «La madre lucra su una disgrazia», sussurra qualcuno. Un medico ortopedico aggiunge, caustico: «Strano che dopo un mese e mezzo il ragazzo abbia ancora il braccio fasciato e appeso al braccio».
La verità forse è più banale: chiedevano l'elemosina prima, la chiedono anche ora. Nonostante tutto.
FRANCESCO FUGGETTA

23/02/2010