Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marina, il quartiere è favorevole alla nuova moschea

Fonte: L'Unione Sarda
22 febbraio 2010

Sondaggio su internet



I bambini della scuola media Manno, in via del Collegio, ormai sono abituati: ritardano l'uscita del venerdì di qualche minuto, per aspettare che i musulmani inginocchiati in mezzo alla strada finiscano di pregare. La moschea nel cuore della Marina è piccola, neanche cento metri quadri, e tra senegalesi, tunisini, algerini e bengalesi almeno quaranta persone sono costrette a rivolgersi alla Mecca, scalzi, direttamente sui lastroni di granito della via. «È l'unico disagio, ma direi che questi ragazzi fanno quasi pena, non sanno dove andare a pregare. Una nuova moschea? Dovrebbe risolvere il problema», sintetizza Assunta Porcedda, insegnante di matematica. Una seconda moschea in via Barcellona, insieme a un “Centro studi sulle religioni del mondo”, non preoccupa più di tanto, nel quartiere a ridosso di via Roma. Anzi, molti sono favorevoli. Anche un'altra insegnante, Assunta Calabrò, racconta: «Molti dei nostri alunni sono musulmani. Alcuni vanno a pregare subito dopo la fine delle lezioni. Non è giusto che lo facciano in strada, serve più spazio». Il padre di uno studente che frequenta l'istituto, invece ha un'opinione di versa e va subito al dunque: «Quando si riuniscono a pregare, non si può passare. Occupano tutta la strada. Mi chiedo: se noi italiani occupassimo regolarmente il suolo pubblico in questo modo, arriverebbe immediatamente la polizia». Il progetto dell'imam Golam Kibria dovrebbe ricevere un finanziamento (circa 6.000, che serviranno a pagare buona parte dell'affitto di un locale in via Barcellona) da parte dell'assessorato alle politiche sociali del Comune.
Anche i lettori de L'Unione Sarda sono divisi sull'argomento: ieri mattina il 70 per cento di chi ha partecipato al sondaggio sulla Rete, nel sito Unionesarda.it era contrario a una nuova moschea nel quartiere Marina. Alle 18 invece la situazione si è ribaltata: il 59,82 per cento si è pronunciato a favore, il 37,76 per cento contro, indeciso il 2,42 per cento.
MICHELE RUFFI

20/02/2010