Rassegna Stampa

Il Sardegna

La via da barricadera di Bonny Cambatzu

Fonte: Il Sardegna
11 febbraio 2010

Piccola città

Claudio Cugusi

Per vent'anni ha occupato di prepotenza le pagine della cronaca e soprattutto le case popolari di San Michele, i corridoi dell'assessorato ai Servizi sociali. Barricadera e pasionaria senza forzature, con naturalezza: della lotta dura, non violenta ma gridata in nome di un ideale che sia chiama giustizia sociale, Bonny è stata teorica e insieme comandante in campo. La maestra di una generazione di cagliaritani poveri che ha trovato così, occupando senza la cappa ma con ostinazione, un tetto e un lavoro. Ora la storia di Bonny Cambatzu è scritta in un libriccino autobiografico (“Una vita con rabbia, Aipsa edizioni) che arriva in questi giorni nelle librerie sarde. Storie di famiglie cagliaritane precarie, con molte bocche da sfamare. Storie di uomini e donne che hanno dormito per settimane in auto, che hanno sfondato col piccone muri pubblici abbandonati per trovare un alloggio prima e poi un posto in graduatoria per l'assegnazione della casa popolare. Ora Bonny non è più una ragazzina: i segni della fatica li porta scolpiti sul viso. Da un pezzo il Comune le ha dato una casa a Capoterra e un lavoro alla Saras. Ma lei si commuove ancora quando pensa a quei tempi e pure a questi. Che sono belli per pochissimi e di merda per troppi. Martedì prossimo Bonny sarà nella tenda rossa dei precari, davanti al Municipio. Una testimonianza, un incoraggiamento, una presenza attiva: la lotta di queste famiglie cagliaritane per un posto al sole (o quantomeno non all'inferno terrestre) vale quanto le battaglie di vent'anni fa. *Giornalista