Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ex Edem, pronto il piano di bonifica e demolizione

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2010

Giorgino. Il Cacip si occuperà dell'abbattimento



Firmato ieri il programma di demolizione: l'edificio verrà prima bonificato dall'amianto e dai liquami, poi arriveranno le ruspe. Il lavoro potrebbe durare una decina di giorni.
L'Ex Edem Sarda è una fabbrica tirata su a Giorgino nel periodo del boom industriale e sia i magazzini che buona parte dei tetti degli uffici sono fatti in Eternit. Negli anni Sessanta - la prima concessione edilizia è del '61 - l'amianto era garanzia di durata e veniva utilizzato in ogni progetto edilizio. Ora invece rappresenta un problema: prima di buttare giù lo stabilimento dove si ricavava bentonite, bisognerà bonificare l'edificio.
IL PROGRAMMA Lo prevede un piano dettagliato, preparato con procedura d'urgenza e firmato ieri da Emanuele Sanna e Oscar Serci, presidente e direttore generale del Cacip. Cioè l'ente proprietario della fabbrica occupata dai senegalesi, che entro domani mattina - questo dice l'ordinanza del sindaco di Cagliari Emilio Floris - dovranno abbandonare i loro alloggi. I vertici del Consorzio hanno già contattato una società di vigilanza che da giovedì controllerà l'area industriale (con 8 guardie, 24 su 24) per evitare che diventi l'obiettivo di altri abusivi. Sempre che lo sgombero di domani venga portato a termine senza intoppi. Sia le forze dell'ordine che i servizi sociali del Comune prevedono un abbandono “concordato” della struttura.
GLI ALLOGGI I 42 senegalesi regolari hanno trovato una decina di appartamenti in affitto nell'hinterland grazie all'intervento della Caritas. L'incognita è semmai per una parte di immigrati clandestini che però, secondo le ultime informazioni, avrebbero già lasciato l'edificio. «L'importante, oltre al fatto che il sito verrà messo a disposizione delle imprese e della comunità, è che i senegalesi abbiano trovato finalmente un alloggio dignitoso e civile», dice Emanuele Sanna.
LA DEMOLIZIONE Dopo la bonifica, si procederà con la demolizione, affidata (sempre con procedura d'urgenza, giustificata dai problemi igienico sanitari e di stabilità evidenziati nell'ordinanza comunale) alla società dei fratelli Campus, che hanno già lavorato nella stessa area e in condizioni simili ai tempi della costruzione del porto canale. Sarà un lavoro complesso, che partirà proprio dagli uffici trasformati in casa dagli abusivi, di cui si stanno occupando gli ingegneri del Cacip Vasco Ciutti e Franco Sanna. Il costo totale per l'operazione non dovrebbe superare i 100 mila euro: 80 per le opere di abbattimento e 20 per lo smaltimento dell'amianto e delle macerie.
MICHELE RUFFI

10/02/2010