Appuntamento alla Galleria Comunale d'Arte Il concerto al Quirinale e la radio con Bollani: successo per la Ledda che raccoglie l'invito dell'artista siciliana per un duetto: «Magari, è una cantante eccezionale». diAnnaBrotzu
Il segreto di una spiritualità terrena impigliata fra le note di “Cantendi a Deus”, il nuovo album con l'etichetta S'ArdMusic presentato in anteprima all'European Jazz Expo, poi a Roma e nel mondo, e la voglia di mettersi in gioco «senza rete, in uno spazio intimo e raccolto con il pubblico che coglie ogni tuo sguardo, una sfida per me che son timidissima, per Vox Feminae venerdì alle 21 nella Galleria Comunale d'Arte di Cagliari». Elena Ledda, intensa e duttile, straordinaria voce dell'Isola è stata definita da Carmen Consoli, in tour nell'Isola, oggi a Sassari, “suo punto di riferimento canoro, nell'auspicio di una futura collaborazione”: «Ne sono felice. La Consoli è un'artista magnifica che ho incrociato a Catania in occasione del festival di cui lei è direttrice artistica». Si racconta con semplicità e ironia la Ledda, svelando «l'antica passione per i canti sacri, che si fonde alla ricerca delle melodie e i suoni della Sardegna in un'antologia che abbiamo trasformato in un disco, registrato come live in studio per non perdere l'immediatezza e l'autenticità dell'emozione ». Una scelta difficile.
«LA NOSTRA TERRA è ricca di melodie affascinanti legate specialmente alla Pasqua e ai riti della Passione: potrei quasi minacciare un “Cantendi a Deus” 2!». Echi dell'album son andati in onda dal Quirinale per i Con-certi di Radio3: «Un'esperienza straordinaria - ricorda la Ledda - con Rita Marcotulli e Mauro Palmas abbiamo suonato in acustico – in prima mondiale! - nell'immensità della Cappella Paolina, di una bellezza da togliere il fiato». E aggiunge: «Però gli artisti ospiti son “segregati” in un itinerario particolare, quindi mi ripropongo di mescolarmi al pubblico della domenica per godermi anch'io le meraviglie del Quirinale!». Sempre sul versante radiofonico, sabato è stata ospite del “Dr Djembè” di Riondino & co: «Sono dei pazzi scatenati! Incontenibili! - ride soddisfatta - È stato fantastico, mi son divertita moltissimo e dal punto di vista musicale cantare con Stefano Bollani al pianoforte mi ha emozionata e commossa. È un artista con una sensibilità speciale. Uno di quei casi in cui la fama corrisponde al talento ». In una miriade di progetti con diversi ensemble, tra Mosca (in trio con Luigi Lai e ancora con “Sonos 'e Memoria”) e l'Isola (con “Dal vapore ti scrivo”) s'inserisce il duetto in Galleria con Mauro Palmas: «È un modo per festeggiare un sodalizio che dura da trent'anni, con in più la libertà e la felicità d'improvvisare quando basta uno sguardo per comprendersi». Tra gli incontri indimenticabili: «Sicuramente quello con Fabrizio De André: nelle sue parole “Non fossi stato figlio di Dio saresti ancora figlio mio” è racchiuso il senso di un'umanissima spiritualità, e l'amicizia con Andrea Parodi, persona splendida che ha trasfigurato la malattia in un dono per l'arte e la musica».¦