Comune. Interrogazione Pd sui fondi delle Politiche sociali per celebrare la bambola
Il consigliere Cugusi: «Dare priorità ai poveri» L'assessore: «Non sono fondi sottratti agli asili»
Barbie arriva in aula. Ancora scontro sui fondi delle Politiche sociali concessi per la festa di compleanno della celebre bambola. «Non sono fondi per gli asili», assicura l'assessore Anselmo Piras, «ma soldi destinati agli eventi ludici per bambini ». «Dare priorità ai poveri », ha replicato il consigliere Pd Claudio Cugusi, autore dell'interrogazione. E il consigliere Paolo Casu chiede al sindaco di revocare la determina che ha concesso il finanziamento.
ALL'INTERROGAZIONE urgente di Cugusi ha risposto l'assessore Anselmo Piras. «Ho trovato sconcertante e offensivo l'articolo del giornale di oggi (ieri, ndr), ma sono sicuro che se la determinazione non l'avesse firmata la dirigente Ada Lai, vittima di attacchi continui, non sarebbe accaduto nulla», si difende Piras, «all’interno della programmazione della “Città dei bambini” il nostro “consiglio comunale dei ragazzi” ha stabilito fondi per carnevale che la legge 285 prevede per i momenti festosi. Le Politiche sociali hanno dunque speso 6 mila euro e ce ne assumiamo la responsabilità e 4 invece sono della Pubblica istruzione. Nessun intento culturale: Barbie è il simbolo delle ragazzine. E noi», conclude, «dobbiamo fare in modo che tutti i bambini sia ricchi che poveri abbiano la possibilità di divertirsi». Piras risponde poi alla Zuncheddu e a Casu, respingendo la richiesta di dimissioni e accusa di «militanza » la sociologa Lilli Pruna.
«APPRENDIAMO con piacere che i fondi delle politiche sociali spesi siano 6 e non 10», ammette Cugusi, «e che non siano fondi degli asili, ma nonostante l’appassionata difesa dell'assessore non credo nei poteri salvifici di Barbie e resta la sostanza; noi continuiamo a pendsare che il consiglio dei ragazzi, forse pilotato, ha preso una decisione sballata e inopportuna, visto che da tre mesi qui sotto ci sono lavoratori in condizioni difficili e noi pensiamo che si debba prioritariamente dare attenzione ai poveri». Casu ha chiesto di cassare la determina nel nome delle emergenze economiche che affliggono la città. Parla di «attacco incrociato che non penso abbia me come bersaglio », l'imprenditrice Silvia Cannas, organizzatrice che sottolinea l'esigua entità del finanziamento comunale. ¦ EN.NE