Rassegna Stampa

Il Sardegna

Approvato il piano per la spiaggia ma rimane il giallo dei chioschetti

Fonte: Il Sardegna
5 febbraio 2010

Comune. Sì dell'aula al Pul. Un emendamento del sindaco autorizza le ricostruzioni. Ma c'è il no dei tecnici

I baretti saranno demoliti, i gestori chiedono di poter ricostruire: verdetto il 10 febbraio

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

Votato il Pul. Il Piano di utilizzo del litorale “di Soru”, quello troppo restrittivo, votato dalla giunta 12 mesi fa, è stato approvato ieri dal consiglio comunale. Nessun cambiamento rispetto a quello del 2009. Perché gli emendamenti votati ieri assieme alla delibera, uno del sindaco Emilio Floris e l'altro del presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci, hanno dovuto subire il parere tecnico negativo del dirigente Michele Casula.
E RESTA il giallo sulla demolizione dei chioschetti. Perché l'emendamento di Floris, (respinto dai tecnici), autorizzava il rilascio delle autorizzazioni edilizie per i baretti sulla spiaggia. Insomma, se quest'estate i baretti saranno in piedi, sarà chiaro soltanto il 10 febbraio, quando la conferenza di servizi tra Regione, Comune e Demanio, dovrà decidere se rilasciare, o meno, le autorizzazioni per la demolizione e ricostruzione, sullo stile dei vecchi casotti, dei chioschetti.
LA QUERELLE sul Pul (piano di utilizzo del litorale) va avanti da tempo. Ai gestori dei chioschi che chiedevano le autorizzazioni edilizie per ricostruire i manufatti e mettersi in regola gli uffici del Comune rispondevano che serviva il Pul. Dopo anni il piano per il litorale viene approvato il 29 gennaio 2009 dalla giunta comunale. Ma non piace al consiglio e la commissione Urbanistica lo rispedisce sistematicamente al mittente, poiché troppo “soriano” e restrittivo, chiedendo una nuova interlocuzione con la Regione. Il 6 novembre 2009 la sorveglianza edilizia del Comune dispone la demolizione di tutti i baretti e la situazione si surriscalda. L'ordine del giorno del consiglio comunale viene approvato il 20 gennaio di quest'anno. Due giorni fa gli assessori Gianni Campus (Urbanistica) e Paolo Carta (Attività produttive) incontrano i tecnici della Regione. Il Pul torna in aula ieri. Ci sono due emendamenti. Il primo, quello di Tavolacci, chiede di inserire nella delibera, i contenuti dell'ordine del giorno, mentre quello del sindaco chiedeva che fino alla data della effettiva applicazione del nuovo assetto delle concessioni demaniali previste dal Pul, potranno essere rilasciate, entro il perimetro di 30 metri delle concessioni demaniali attuali, le autorizzazioni edilizie per la realizzazione di opere di facile rimozione o a carattere temporaneo (i chioschetti), destinati alla preparazione e somministrazione di bevande ed alimenti e ai servizi di spiaggia. Delibera sul Pul (in fase preliminare) ed emendamenti sono stati votati all'unanimità. ««Questo vuol dire che Soru non c'entrava nulla», accusa il capogruppo Pd Ninni Depau. «La commissione Urbanistica poteva votare subito », gli fa eco Salvatore Mereu, Fi, «e risparmiare questo salvataggio in extremis». Resta il giallo. Sugli emendamenti incombe una spada di Damocle: il parere tecnico negativo del dirigente della Pianificazione del territorio Michele Casula. Contrario «in quanto gli elaborati (del Pul, ndr) sono stati redatti in data antecedente all'ordine del giorno e non risultano ad esso adeguati», aggiungendo che lo stesso odg «contiene alcune affermazioni e riferimenti non univocamente trasferibili negli elaborati, neppure in fase successiva ».


Restyling del campo nomadi il centrodestra è contrario ¦
¦ No alla nuova sistemazione del campo rom. Il consiglio comunale ha respinto l'ordine del giorno del centrosinistra che chiedeva di avviare, assieme a Regione, Provincia e comuni dell'area vasta, un progetto per la sistemazione decorosa “in più sedi, nel territorio dei comuni del'area vasta”, delle famiglie rom. Anche per favorire l'inclusione sociale col popolo sardo. Il centrodestra l'ha respinto. «Annuncio che ai cagliaritani che il consigliere Porcelli ha votato affinché i rom restino sulla 554», attacca il consigliere Pd Caludio Cugusi. «Più volte ho chiesto lo sgombero dell'area», si difende Porcelli, «possiamo permetterci l'impegno di tenere in piedi quel campo che ci costa troppo. Mi chiedo chi l'ha ridotto così». Il consigliere Aurelio Lai, Uds, azzardando un paragone aggressivo, spiega che i rom sono «come i cassonetti: nessuno li vuole vicino a casa». Mondo Perra, Sdi, ha puntato l'accento sulle problematiche sanitarie che affliggono il campo.