Rassegna Stampa

Il Sardegna

Cagliari blindata per il maxi corteo trentamila in piazza contro la crisi

Fonte: Il Sardegna
5 febbraio 2010

Sciopero. Un fiume umano proveniente da tutta la Sardegna sfilerà con le bandiere dei sindacati

La manifestazione avrà un impatto sui servizi: disagi per il traffico e la raccolta dei rifiuti

Tommaso Miraglia tommaso.miraglia@epolis.sm ¦

Arriveranno da tutta la Sardegna, in trentamila o forse più, per partecipare allo sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Operai che hanno perso il lavoro o stanno per perderlo, cassintegrati senza prospettive, dipendenti pubblici e privati con contratti a termine, disoccupati di medio e lungo corso. E poi sindaci, amministratori, politici di tutti i colori. Rispondendo all'appello lanciato dai sindacati, un fiume umano si riverserà oggi lungo le vie di Cagliari per invocare soluzioni alla drammatica crisi economica che devasta la Sardegna e getta nella più cupa disperazione migliaia di famiglie. La manifestazione, per quanto pacifica e costruttiva, avrà comunque un impatto sulla città, blindata per sicurezza dalle forze dell'ordine. Molti uffici resteranno chiusi o apriranno a singhiozzo e anche il traffico e i servizi pubblici subiranno ritardi.
IL MAXI CORTEO partirà alle 10.30 da piazza Giovanni XXIII e poi attraverserà nell'ordine via Dante, piazza San Benedetto, via Paoli, piazza Garibaldi, via Sonnino, via XX Settembre, piazza Amendola e via Roma (lato portici) per raggiungere Largo Carlo Felice dove è stato allestito il palco per i comizi. Queste strade, insieme a quelle di accesso, saranno ovviamente chiuse al transito. I pullman che portano i manifestanti potranno arrivare fino a via dei Giudicati, per essere poi dirottati verso i grandi parcheggi di viale La Playa, stadio di Sant'Elia e porto. Una manifestazione così imponente pone problemi anche sotto il profilo dell'ordine pubblico. D'intesa con la prefettura di Cagliari, il questore Salvatore Mulas ha emanato un'apposita ordinanza per garantire che tutto si svolga regolarmente. Il capo della squadra mobile, Oreste Barbella, è il funzionario responsabile della pubblica sicurezza prima, durante e dopo lo svolgimento del corteo, con la supervisione del vicequestore aggiunto Giuseppe Gargiulo. Oltre che dalla polizia, il servizio d'ordine sarà garantito da reparti dei carabinieri e della guardia di finanza, con l'aggiunta della polizia municipale. Top secret il numero delle forze messe in campo: si sa solo che la municipale interverrà con 80 vigili. «Utilizzeremo gli uomini che sono necessari - spiega Gargiulo - e la città non sarà affatto militarizzata. Abbiamo un rapporto consolidato di stima reciproca con gli organizzatori, che collaborano con noi. Questa è una protesta civile e non c'è assolutamente nulla da temere: saremo presenti in maniera discreta per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, come è nostro dovere». In conseguenza dello sciopero è stato istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dalle 9 alle 18 in piazza Giovanni XXIII e nel Largo, da piazza Yenne a via Roma. Anche i mezzi del Ctm subiranno spostamenti e ritardi, in particolare le linee 1, 3, 29 e M. Disagi anche per la raccolta dei rifiuti per l'adesione allo sciopero dei lavoratori del termovalorizzatore del Tecnocasic. E per motivi di sicurezza, su indicazione della Questura, i cassonetti e contenitori porta rifiuti sono stati rimossi in tutte le vie interessate dal passaggio del corteo.¦