Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In extremis salvati i baretti

Fonte: La Nuova Sardegna
5 febbraio 2010

VENERDÌ, 05 FEBBRAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari



Approvata all’unanimità la fase preliminare del Pul



Il consiglio comunale recupera, emendandola, una direttiva di Giunta Ma saranno sanati solo entro i 30 metri quadri

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Per i titolari dei baretti è stata una serata di passione. Tutto indeciso sino alla fine: c’erano problemi tecnici su uno dei due emendamenti. Poi questi sono passati all’unanimità come la stessa delibera sulla «fase preliminare» del Pul.
L’antefatto parla di una riunione straordinaria del consiglio comunale sul piano di utilizzo del litorale (Pul) in vista dei tempi per l’ordinanza di demolizione (per mancanza di autorizzazione edilizia) che scade oggi per un chiosco e domenica per gli altri.
Gli operatori del settore erano tutti in Comune. Si sapeva che la Giunta avrebbe riproposto la delibera sulla fase preliminare del Pul che, in precedenza la maggioranza aveva chiesto che venisse sospesa perchè considerata limitativa per l’uso che del Poetto fanno i cagliaritani. Poi c’era stato un ordine del giorno unitario in cui, tra le altre cose, si chiedeva all’esecutivo di fare riferimento al regolamento edilizio del 1999 in modo da poter dare le concessioni edilizie in attesa del Pul. Ma la Regione ha recentemente fatto sapere che quell’intervento non sarebbe bastato e che sarebbe occorso il piano di utilizzo del litorale.
Da qui la convocazione della seduta straordinaria di ieri: per uscire dall’impasse. Verso le 19,30 il sindaco Emilio Floris ha introdotto l’argomento presentando un emendamento alla delibera in cui si dice che «specifiche autorizzazioni edilizie» potranno essere «rilasciate entro il perimetro delle concessioni demaniali in essere». E questo sino «alla data dell’effettiva applicazione del nuovo assetto delle concessioni demaniali derivanti dalla previsione del Pul». Autorizzazioni, queste, che dovranno far riferimento al Puc (articolo 30) in vigore. Il tutto al fine di realizzare «opere e impianti di facile rimozione a carattere temporaneo destinati alla somministrazione di bevande e alimenti e a servizi di spiaggia». Poi sarà aggiunto anche «alla preparazione», sebbene il sindaco abbia precisato la contrarietà dei tecnici.
Poi c’è stata la presentazione, da parte di Massimiliano Tavolacci (Udc, a nome di tutto il Cosiglio), di un altro emendamento che percepisce parte dell’ordine del giorno approvato in precedenza. E dove si chiede di dialogare con la Regione per trovare un accordo su nuove norme che tengano conto della fruizione di dodici mesi all’anno del litorale cagliaritano.
Poi c’è stata una sospensiva, un serrato dialogo coi tecnici e, infine, l’approvazione. Ora i titolari dei baretti, entro i trenta metri quadri previsti dal Puc, potranno avere le autorizzazioni edilizie e, quindi superare la demolizione, ma rimuovere il resto. E quasi tutti superano questo perimetro.
In apertura di assemblea Paolo Casu (indipendente del centrodestra) ha presentato una interrogazione sulla proroga data all’Ati che gestisce il servizio dei rifiuti. Poi c’è stato un ampio dibattito sull’ordine del giorno (che è stato respinto) per il campo nomadi, Claudio Cugusi primo firmatario.