Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Pul non basta, rischi per i baretti

Fonte: L'Unione Sarda
5 febbraio 2010

Poetto. Maggioranza e opposizione dicono sì alla ristorazione, per l'entrata in vigore del piano i tempi saranno lunghi

Passano le linee guida, negativo il parere dei tecnici

I tecnici del Comune hanno espresso parere negativo perché la normativa regionale vieterebbe il rilascio di autorizzazioni per la preparazione e la somministrazione di cibi nelle strutture sul litorale.
Punto primo: il Consiglio ha approvato dopo un anno il Piano di utilizzo del litorale varato dalla Giunta. Punto secondo: si tratta, come ha chiarito il sindaco, non del Pul definitivo ma delle linee guida. Per la sua entrata in vigore occorrerà attendere un ulteriore passaggio in aula. Punto terzo: maggioranza e minoranza hanno concordemente deciso di inserire un riferimento alla possibilità per il Comune di rilasciare nuove licenze edilizie e amministrativa, che prevedano sia la preparazione che la somministrazione di alimenti. Punto quarto: proprio a causa di quest'ultimo riferimento, la struttura tecnica dell'assessorato all'Urbanistica ha deciso di esprimere parere negativo.
DEMOLIZIONI In sostanza, l'approvazione dello strumento di indirizzo urbanistico non cambia per ora di una virgola la situazione dei baretti del Poetto sui quali pende la spada di Damocle delle ordinanze di demolizione emesse a novembre dal dirigente del servizio Edilizia privata.
LE ORDINANZE Così da domani (ed entro domenica) diventeranno esecutivi i 17 provvedimenti che intimano ai gestori di ripristinare lo stato dei luoghi prima dell'edificazione delle parti realizzate in difformità dalle autorizzazioni. Questo non significa che le ruspe già da lunedì si metteranno in moto verso il litorale, per abbattere le strutture. La procedura per l'esecuzione coattiva del provvedimento prevede prima l'emissione di una diffida formale e poi tutta una serie di altri passaggi tecnici. Questo significa, come si diceva ieri ai margini del Consiglio, che per scongiurare le demolizioni ci sono ancora circa tre mesi.
GLI EMENDAMENTI La seduta di ieri ha registrato la presentazione e l'approvazione unanime di due emendamenti, che hanno apportato modifiche sostanziali alla proposta di Pul della Giunta. La prima presentata dal sindaco Emilio Floris e la seconda dal presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci. Quello del primo cittadino prevede che «fino alla data dell'applicazione del nuovo assetto delle concessioni demaniali previste dal Pul, l'amministrazione potrà rilasciare specifiche autorizzazioni edilizie per la realizzazione di opere e impianti di facile rimozione e a carattere temporaneo, destinati alla preparazione e somministrazione di bevande e alimenti». Una proposta votata da tutti e 24 i consiglieri presenti, nonostante il parere tecnico negativo espresso dall'ingegnere Michele Casula. «Immagino che questo pronunciamento sia derivato dall'attuale difformità del nostro pronunciamento rispetto alla legge regionale di indirizzo - ha chiosato il sindaco - ma contiamo, entro un paio di mesi, di riuscire a ottenere dalla Regione un cambio di rotta».
PIÙ SERVIZI Unanime anche il via libera all'emendamento presentato da Tavolacci, che prevede il recepimento all'interno del Pul degli indirizzi arrivati dall'ordine del giorno (anch'esso unanime) approvato dall'assemblea lo scorso 20 gennaio. Un documento nel quale si faceva esplicito riferimento al rilascio di nuove concessioni edilizie per la ricostruzione, secondo criteri tecnologicamente nuovi e compatibili dal punto di vista ambientale, dei manufatti da demolire. E che faceva esplicito riferimento al servizio di ristorazione e a quelli da fornire in spiaggia.
L'APPROVAZIONE Alla fine le linee guida del Pul, per la soddisfazione dell'assessore all'Urbanistica Gianni Campus, sono state approvate dall'intera aula. Con i gestori dei baretti del Poetto, presenti tra il pubblico, che hanno tirato un primo sospiro di sollievo. Anche se l'incubo ruspe resta attuale.
CAMPO NOMADI Nella prima parte della seduta il Consiglio aveva respinto l'ordine del giorno presentato dal centrosinistra (primo firmatario Claudio Cugusi) sul campo nomadi sulla 554. Nell'ultima formulazione il documento impegnava la Giunta a rendere più vivibile il sito e faceva anche riferimento alla necessità di coinvolgere tutti i Comuni dell'area vasta nella “gestione” del problema. A favore hanno votato 7 consiglieri della minoranza (Claudio Cugusi, Depau, Perra, Selis, Cozzolino, Giorgio Cugusi e Scano) e tre della maggioranza (Casu, Loche e Vargiu), contro 11 della maggioranza (Adamo, Lai, Alessio Mereu, Petrini, Porcelli, Serra, Businco, Masia, Salvatore Mereu, Pireddu e Sabiu), mentre si sono astenuti il sindaco, il presidente del Consiglio Corsini e i consiglieri Bistrussu, Tavolacci e Tumatis.
ANTHONY MURONI

05/02/2010