Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fare impresa a Sant'Elia e Castello

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2010

Comune. È stato pubblicato il bando per finanziare la creazione di nuove aziende

Punteggi maggiorati per chi si insedia nei due quartieri

Nella compilazione della graduatoria avranno punteggi più alti le aziende che saranno create nei due quartieri disagiati.
Nuove aziende a Sant'Elia e in Castello. E, dunque, nuovi posti di lavoro. È questo l'obiettivo che vuole raggiungere il bando per il De minimis 2010, quello che concede finanziamenti a fondo perduto per l'avvio di nuove imprese. Nessun limite alla fantasia degli imprenditori, i settori in cui possono operare sono vari: si va dalla pesca e acquacoltura alla produzione dei prodotti agricoli, passando per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per le attività di esportazione, le attività condizionate all'impiego di prodotti interni rispetto ai prodotti d'importazione, il settore carboniero, l'acquisto di veicoli per il trasporto di merci, sino alle imprese in difficoltà.
LA LOCALIZZAZIONE La novità di questo bando è legata al fatto che saranno premiate le attività che verranno create nella zona di Sant'Elia-Calamosca e in Castello. Nel primo caso, si punta a rilanciare un quartiere degradato, usufruendo anche dei vantaggi (tutti ancora da verificare) della zona franca urbana. Nel secondo caso, si cerca di evitare il depauperamento del quartiere storico: in assenza di servizi, gli abitanti tendono a lasciare Castello. La creazione di nuove attività potrebbe, invece, servire a evitare lo spopolamento. Come verranno favorite le nuove aziende in quelle due aree? Nell'attribuzione dei punteggi, chi si sistemerà a Sant'Elia o in Castello avrà 15 punti (contro i 5 per gli altri quartieri).
LA GRADUATORIA Naturalmente, la localizzazione è solo uno dei criteri per l'attribuzione dei punteggi: si potranno ottenere, per esempio, sino a 25 punti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Premiato anche l'artigianato a cui verranno assegnati 15 punti mentre per il commercio si arriva a 6.
IL FINANZIAMENTO L'importo massimo finanziabile è pari al 70% delle spese previste per l'avvio delle attività. E, in ogni caso, non potrà superare i 50 mila euro. Rispetto agli scorsi anni, c'è una nuova possibilità: pur restando fisso il limite del 70%, i partecipanti potranno però usufruire anche del microcredito e del fondo di garanzia; si può arrivare al finanziamento totale dell'impresa. Previste due categorie, quella ordinaria e quella speciale: quest'ultima è riservata a soggetti svantaggiati, a emigrati sardi di ritorno e immigrati, a donne e giovani sino ai 35 anni e a nuovi disoccupati tra i 50 e i 60 anni. Le domande, corredate della documentazione scaricabile dal sito web del Comune, dovranno essere presentate entro il 1° marzo al Servizio Programmazione, Politiche Comunitarie e del Lavoro, via Ampere 2.
MARCELLO COCCO

04/02/2010