Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, droga e rapine le vere emergenze

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2008

nell'Isola

Rapine, prostituzione, spaccio di droga e immigrazione clandestina. A Cagliari non ci sono luoghi-simbolo da presidiare, semmai emergenze, che i militari inviati dal ministero della Difesa potrebbero contribuire a lenire attraverso un maggiore presidio del territorio. Emergenze diverse dai sequestri di persona, che hanno giustificato in passato l'invio dell'esercito in zone più calde. Problemi più lievi. Microcriminalità, soprattutto, connessa al disagio economico diffuso.
In cima ci sono le rapine, un tempo in banche e uffici postali e che oggi colpiscono, rigorosamente alla vigilia della chiusura serale, piccoli market, distributori di carburante e negozi sprovvisti di telecamere. Poi lo spaccio di droga, male storico non solo dei quartieri del malessere - da San Michele a Sant'Elia - e alimentato negli ultimi anni dalla passione per la cocaina, cresciuta soprattutto tra gli under 20.
Emilio Floris martedì prossimo alle 14 incontrerà il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Prima, potrebbe incontrare il prefetto con il quale concorderà i campi sui quali chiedere un intervento.
«Al momento posso solo ipotizzare potrebbero concentrarsi sulla prostituzione e l'immigrazione clandestina», anticipa il sindaco. Che non sembrano essere i mali maggiori della città. «Aspettiamo di capire quanti uomini manderanno e con quali funzioni». Floris non individua particolari emergenze ma plaude all'iniziativa del ministro della Difesa Ignazio La Russa. «Dà sostanza a un problema che finora era stato trattato solo in teoria. Se vogliamo i poliziotti di quartiere più volte annunciati per garantire la sicurezza dei cittadini, se vogliamo che la Polizia municipale si occupi delle sue funzioni, servono uomini», dice Floris.
Che, semmai, sorride per il fatto che Cagliari, una volta, venga considerata città metropolitana. Un riconoscimento solo formale, mai sostanziale. «Da anni chiedo senza successo che i trasferimenti a Cagliari siano adeguati alle 100 mila persone in più che entrano tutti i giorni e che lavorano in città. Ma non siamo una città metropolitana, dunque niente fondi. Per ora va bene avere uomini in più, se poi ci riconosceranno anche più trasferimenti l'opera sarà completa».

14/06/2008