Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Salvate la zona franca»

Fonte: La Nuova Sardegna
2 febbraio 2010

MARTEDÌ, 02 FEBBRAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Interrogazione di sette consiglieri comunali per ridare a Sant’Elia gli sgravi fiscali cancellati 



Le aree per le imprese ci sono: quelle pubbliche ex militari




CAGLIARI. La zona franca urbana serve, sindaco e assessori s’impegnino per imporre una marcia indietro sul provvedimento di fine dicembre che ha snaturato l’introduzione delle zfu in 22 città italiane. Lo chiedono i consiglieri comunali del Pd in un’interrogazione.
I consiglieri che hanno firmato sono Depau, il capogruppo, poi Cugusi, Scano, Cozzolino, Selis, Espa, Macciotta. «L’istituzione della zona franca può rappresentare un efficace strumento di crescita socio-economica per il quartiere di Sant’Elia - scrivono i consiglieri nell’interrogazione - a condizione che la zona franca urbana riacquisti il carattere di agevolazione fiscale e che venga inserita in un sistema coordinato di interventi in grado di attrarre imprenditorialità». I consiglieri sottolineano da un lato che il «quartiere è sprovvisto di aree da destinare alla piccola imprenditorialità», ma anche «nel quartiere sono numerose le aree e le strutture precedentemente destinate ad attività militari e successivamente passate alla Regione». Se si vuole affrontare il problema c’è modo di risolverlo, in altre parole. Nell’interrogazione si suggerisce di usare la zfu per far nascere una vera filiera della pesca. Ma qualunque scelta ha alcune premesse necessaria. Una è che la zfu sia inserita «in un sistema coordinato di interventi...» che rendano la zfu davvero capace di attrarre l’impresa. Poi ci vuole una mappatura delle proprietà immobiliari pubbliche, di Comune e di Area, «evidenziando in particolare gli immobili abbandonati». Occorre un confronto con la Regione «per definire un progetto di utilizzo delle ex aree ex demaniali statali nel quale sia previsto anche un uso produttivo di aree e stabilimenti, in particolare nell’area di Sant’Elia con l’esplicita previsione che in quelle aree possano trovare sede legale e operativa nuove imprese». Infine: Sant’Elia era titolare di finanziamenti per la riqualificazione, cosa farà il Comune per non perdere quei soldi?