Rassegna Stampa

Il Sardegna

Città allergica alle case popolari a rischio i fondi per via Donizetti

Fonte: Il Sardegna
1 febbraio 2010

Comune. Due milioni per convertire una scuola in alloggi a canone moderato: variante attesa da quattro anni

Depau: «In commissione fanno melina». Tavolacci: «Ci sono problemi per i parcheggi»

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

Allergia alle case popolari. Milioni di euro per le case popolari andati in fumo e burocrazia a rilento. Quattro anni non sono bastati al Comune per adottare la variante necessaria a trasformare la scuola di via Donizetti in alloggi a canone moderato. Il timore è l'insorgere dei comitati e con le tiratine alle giacche dei consiglieri comunali e degli assessori ed è alto il rischio di perdere anche i fondi a disposizione. Dopo aver perso oltre 5 milioni di euro per l'edilizia sociale in via Tuveri, e in via Eleonora d'Arborea, si complica per i 2 milioni per via Donizetti, frenati dalla commissione Urbanistica.
IN CITTÀ sono oltre un migliaio le famiglie in cerca di alloggi popolari e edilizia a canone agevolato. Le ultime assegnazioni (34) tra via Malfidano e via Corsica. In futuro ci saranno 30 appartamenti in via Flumentepido (conversione di una scuola) e altri 30 tra viale Ciusa e via dei Valenzani (nell'ambito della lottizzazione della coop Cento), in attesa del decollo definitivo del piano di zona a Su Stangioni. Insomma interventi col contagocce, davanti al pressing disperato di migliaia di famiglie e all'esodo continuo di giovani coppie cagliaritane nell'hinterland. E la pratica di via Donizetti non decolla. Il consiglio si è espresso l'1 febbraio 2006. Un anno prima il Comune rientrava in possesso di un edificio utilizzato come scuola dalla Provincia. L'immobile fu scelto proprio perché si trovava in una zona centrale dotata di servizi (mercato, chiese, centri di aggregazione, uffici comunali, parcheggi) per venire incontro ad anziani, diversamente abili e alle famiglie di nuova formazione «al fine di frenare l’emigrazione delle “giovani coppie”» verso l’hinterland. Il progetto mirava a realizzare nella vecchia scuola 30 appartamenti di 80 mq. Il costo dell'intervento era di 4 milioni e 755 mila euro: 2 milioni 866 mila di contributo regionale e 1 milione 888 mila da coprire con i canoni di locazione da incassare dagli assegnatari. Per partire coi lavori serviva la variante urbanistica al Puc dell'area (da S1 a B), ma la pratica resta ferma negli uffici comunali per anni, fino al 28 settembre scorso, quando arriva l'approvazione da parte della giunta. Manca solo il via libera del consiglio comunale, ma la pratica non ha ancora superato l'esame della commissione Urbanistica, nemmeno nell'ultima seduta, congiunta con la commissione Patrimonio. ««Esiste un problema legato ai parcheggi», spiega il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci, «portare nuovi alloggi in un a zona povera di posti auto potrebbe creare qualche problema. Stiamo cercando di rebndere percorribile la strada della variante urbanistica». «Tutto questo tempo per una variazione d'uso », accusa Marisa Depau, misto, vicepresidente della commissione Patrimonio, «la verità è la commissione sta temporeggiando perché non vogliono più gli appartamenti. Rischiamo di perdere anche questi fondi, mentre i giovani continuano a scappare da Cagliari». ¦

Otto milioni andati in fumo la lente della Corte dei Conti
Via Tuveri ¦
¦ Anche la Corte dei Conti si era interessata alle case popolari. E aveva definito “intricata e oscura” la vicenda degli alloggi in via Abruzzi, via Eleonora d'Arborea e via Tuveri. Un finanziamento regionale del 2004 di 7 milioni e 800 mila euro da destinare all'edilizia a canone sociale. Il Comune cerca aree da acquistare, ma nessun privato risponde. Si decide quindi di convertire all'edilizia pubblica immobili comunali: in via Abruzzi, in via Eleonora d'Arborea e in via Tuveri. Ma poi si cambia idea: “nessuno tocchi le scuole”, urlano bipartisan gli schieramenti. Infine nel maggio scorso il retrofront. Richiesta, prima avanzata e poi sospesa, di fondi per case popolari al posto delle scuole, ma solo in via Abruzzi. Nel frattempo la Regione stralcia dal finanziamento 2 milioni non per la realizzazione di alloggi nuovi (finalità dello stanziamento), ma per la ristrutturazione di case popolari nella vie attorno a via Podgora e via dei Laghi Masuri.