Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tra la folla di una notte ubriaca

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2008

Il problema non sono solo gli automobilisti sbronzi, bisogna fare i conti anche con la legione del “parcheggio creativo”
Ritirate 3 patenti e c'è chi supera di sette volte il tasso
Dallo scooterista senza patente che brucia anche il rosso all'automobilista con un tasso alcolico di 3,49: è l'ordinaria amministrazione della pattuglia dei Carabinieri dotata di etilometro.
«Non riusciamo a tornare indietro». Manca un quarto d'ora alle cinque del mattino: la pattuglia dei Carabinieri dotata di etilometro dovrebbe rientrare alla base con un “carico” di tre patenti sequestrate. Ma proprio non ce la fa. Al semaforo di via Tramontana uno scooterista brucia il rosso: i militari lo bloccano sul ponte Vittorio: il tasso alcolico è ben al di sopra del consentito. Patente, prego . Il permesso di guida del giovane dovrebbe arricchire il “bottino”. Ma, questa volta, i Carabinieri rimangono a bocca asciutta: lo scooterista esibisce un foglio rosa. Scaduto: non scatta il sequestro della patente. In compenso, il giovane colleziona una denuncia per guida senza patente. E il sequestro del mezzo (oltre, naturalmente, alla guida in stato di ebbrezza).
IL RECORD L'epilogo di una serata che dovrebbe essere di routine: nessun blitz, nessuna operazione programmata, i Carabinieri si dovrebbero limitare all'ordinaria amministrazione. Che, però, è fatta di tanti giovani che si mettono alla guida dopo aver bevuto troppi alcolici. Le misure restrittive non sembrano di grande utilità: la pattuglia interviene a Selargius dopo un incidente e scopre che uno degli automobilisti coinvolti ha un tasso alcolico da record: quando l'etilometro sputa lo scontrino con il risultato appare un incredibile “3,49” (sette volte in più del consentito). Uno stato quasi da coma etilico. Poi, sulla strada del rientro ( maledetta l'idea di passare per il Poetto ), si parano davanti ai militari veicoli che marciano in maniera sospetta: la sentenza dell'etilometro non lascia spazio a dubbi, i conducenti sono ubriachi.
LA SERATA Una serie di interventi lungo il litorale. Quasi scontati visto che proprio venerdì sera i locali lungo la spiaggia hanno cominciato a lavorare a pieno regime. Situazione decisamente più tranquilla in città: pochi i vigili urbani in giro. Perché tanti sono stati utilizzati, qualche ora prima, in un blitz organizzato dall'assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni per scoprire i conferimenti illeciti di cartone . E perché saranno impegnati sul fronte “anti alcol” tra un paio di settimane. Così la pattuglia in servizio si sposta quasi stancamente tra le mura cittadine. Tanto stancamente che, questa volta, non c'è l'ormai immancabile passaggio in vico Logudoro (dove i frequentatori di un bar parcheggiano in doppia fila riducendo a una sola corsia la strada a doppio senso) e in via San Lucifero: la passano liscia gli automobilisti specialisti nel parcheggio creativo che propongono le loro performances in piazza Gramsci. Anche in piazza Yenne, altro punto di ritrovo estivo in pieno centro storico, c'è soltanto da fare lo slalom tra le auto lasciate qua e là. In piazzetta Savoia, invece, in attesa della pedonalizzazione di quel tratto, sono i passanti (e, soprattutto, le cameriere dei ristoranti che si affacciano sullo slargo) a fare lo slalom tra una macchina e l'altra.
IL CENTRO Niente di strano, tutto sommato. A parte i parcheggi selvaggi, in città il tasso alcolico medio non sembra elevatissimo: non potrebbe esserlo anche perché ubriacarsi nei locali è una “cosa da ricchi”, visti i prezzi dei drink. Ma, d'altronde, non serve essere sbronzi per far vedere di essere imbecilli. La dimostrazione pratica arriva da via dei Pisani: intorno all'una, un gruppetto di giovani sta chiacchierando tranquillamente nei tavolini all'aperto di un ristorante. All'improvviso i ragazzi sentono un botto e vengono investiti da una pioggia di vetro: superato lo spavento, scoprono che qualche idiota ha lanciato contro di loro un portacenere che si è infranto sul muro qualche centimetro più in alto delle loro teste. Se fosse planato appena più in basso, le conseguenze sarebbero potute essere molto gravi. Il gesto idiota di qualche sconsiderato inquilino degli appartamenti vicini, esasperato da chiacchiericcio dei giovani? Probabile, ipotizzano le “vittime”. Ma, in questo caso, l'alcol non è assolutamente responsabile. La stupidità non ha bisogno del dio Bacco per esternare i suoi effetti venefici.
MARCELLO COCCO

15/06/2008