Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vibrazioni dal miracolo Prokofiev

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2010

Musica. Il giovane violoncellista francese protagonista con l'Orchestra diretta da Benini

La tecnica e il gusto di Gautier Capuçon al Lirico di Cagliari

Difficile conciliare estro, libertà di pensiero e obbligo di non dispiacere all'autorità costituita. La musica di Sergeij Prokofiev è, proprio per questo, una sorta di miracolo: continua a piacere al pubblico, conserva la forza innovativa che ne fa un'esperienza significativa del Novecento ed è un esempio convincente del realismo socialista dell'epoca staliniana. Il concerto di venerdì al Lirico di Cagliari riporta a quella storia affascinante, un po' enigmatica, che sta dietro alla Sinfonia concertante per violoncello e orchestra op.125 e alla curiosa parabola artistica di Prokofiev. Perché per lui, musicista geniale che negli anni '30 abbandonò denaro e gloria in terra americana per tornare alla grande madre Russia, l'adesione agli ideali del realismo socialista fu del tutto autonoma. Solo col tempo i diktat di Stalin divennero ingombranti.
Così, quello che avvolge il Lirico è un affascinante melange di temi e tecniche compositive che, come nello stile di Prokofiev, si sovrappongono con gusto eclettico, senso del ritmo e gusto per coloriture e timbri legati alla tradizione russa. Se si aggiunge poi che a interpretare al violoncello questa sinfonia, pensata nel 1952 da Prokofiev per l'allora venticinquenne Mstislav Rostropovic, c'e la mano sensibile ed esperta di Gautier Capuçon, si ha la dimensione di un concerto ricco di tensione emotiva.
A sostenere il giovane violoncellista francese è, prima di tutto, una tecnica di gran classe, affidata a suoni puliti, mai forzati, e ad un gusto del fraseggio ampio e articolato. Gautier Capuçon gestisce con disinvolta nonchalance un vero e proprio campionario di virtuosismi e in più ha una padronanza completa di sfumature e legati, oltre alla capacità di aderire completamente al modello estetico di Prokofiev, sostenuto con acume dall'Orchestra di Cagliari diretta da Maurizio Benini.
Fiabe, atmosfere fantasiose, raccontano poi, con i suoni della Suite sinfonica op.35 di Rimskij-Korsakov, le storie di Shéhérazade e le sue Mille e una notte . Affidata all'Orchestra di Cagliari, la suite riflette e riprende tutte le inflessioni care al musicista russo. La direzione di Benini presta attenzione agli aspetti più delicati. Ad essere esaltato è il gusto di Rimskij-Korsakov per il colore orchestrale, per la varietà timbrica. La cura dell'Orchestra emerge nei diversi episodi: nelle avventure di Sindbad il marinaio, negli incontri del principe Kalender e nella festa di Bagdad. Con gestualità ampia e distesa Benini guida l'orchestra in un percorso dai tanti aspetti gradevoli e incisivi, con melodie orientaleggianti e ritmi concitati. È un crescendo che accompagna l'incalzare narrativo, restituito in modo suggestivo dall'orchestra e che raggiunge l'acme nel naufragio del battello di Sindbad. Il ritorno flebile del tema di Shéhérazade chiude la suite, strappando l'applauso che accomuna il primo violino Gianmaria Melis.
GRECA PIRAS

24/01/2010