Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, un'estate a basso volume

Fonte: L'Unione Sarda
16 giugno 2008

Approvato un codice di autoregolamentazione per non creare problemi agli abitanti

Il giuramento dei chioschetti: tanto spettacolo senza chiasso
È stata rinnovata anche l'ordinanza del sindaco Emilio Floris: vietato l'asporto delle bevande in bicchieri di vetro o in lattine.
La temperatura dell'acqua non invitava ai bagni, a causa del maestrale che ha soffiato sino all'una e mezzo prima di lasciare spazio a uno scirocco forte e fastidioso che ha indotto molti a lasciare la spiaggia. Per il resto ieri è stata una perfetta prova generale d'estate, con l'arenile pieno ed i servizi a regime.
Molti, tuttavia, i problemi per i parcheggi. Specie dalla Sesta fermata in poi, dove da quest'anno risultano recintati alcuni terreni sterrati che in passato sono stati utilizzati per la sosta libera dai bagnanti ed ora sono a pagamento. Stesso discorso sul lato-spiaggia della Prima fermata: con l'attivazione della zona a traffico limitato, le automobili hanno affollato il lungosaline e le stradine laterali nei pressi di Marina Piccola, oltre al parcheggio attiguo all'ingresso del porticciolo.
I CONCERTI Intanto da qualche settimana è iniziata la stagione dei concerti all'aperto nei vari chioschi del Poetto: palchi attrezzati con luci e amplificazione professionali. Ma per prevenire il solito strascico di polemiche contro i fracassoni che rovinano il sonno degli abitanti del lungomare, quest'anno sono scattate immediatamente le regole di limitazione del suono: casse e altoparlanti rigorosamente rivolti verso il mare, sistemi fonici di controllo dei picchi e volumi regolati entro le soglie di rispetto. Più che un impegno, quello preso dai gestori dei chioschetti, per evitare le proteste degli ultimi anni innescate soprattutto dagli abitanti del cosiddetto quartiere delle isole (via Ponza, via Ischia, via Tremiti) che avevano più volte chiamato carabinieri e polizia municipale per spegnere la musica.
A confermare l'autoregolamentazione è anche la cooperativa Poetto Service, il consorzio che riunisce alcuni tra i baretti più noti del litorale cittadino: Palm Beach, La lanterna rossa, Twist bar, Miraggio, Calypso, Corto Maltese, Fico d'India, Dolce Vita, Capolinea e i due affiliati Otium Caffè e Sella del Diavolo. «Dopo un rilevamento fonometrico», spiega Sergio Mascia, presidente della cooperativa, «abbiamo deciso di introdurre i limitatori in uscita, in modo da ridurre il volume e quei tipi di suoni che possono disturbare le persone che vivono attorno. L'amplificazione verrà rivolta verso la spiaggia, mentre per quanto riguarda gli orari dei concerti sono stati confermati quelli dello scorso anno: durante la settimana dovranno concludersi entro l'una di notte, mentre il weekend si potrà suonare un'ora in più. Ma abbiamo chiesto al Comune che queste regole non valgano solo per le nostre attività, ma anche per le discoteche all'aperto e anche in occasione dei grandi eventi che si organizzano nella spiaggia».
LE PROTESTE L'anno scorso, dopo le proteste, gli organizzatori avevano deciso di abolire l'utilizzo delle batterie acustiche tradizionali, sostituendole con quelle elettroniche che potevano essere controllate dal fonico. Quest'anno, invece, rullanti e grancassa potranno tornare a suonare, ma sempre rispettando le regole dell'amplificazione rivolta verso il mare. Rinnovata anche l'ordinanza del sindaco Emilio Floris contro gli sporcaccioni: «Per quanto riguarda la pulizia della spiaggia», conclude Mascia, «è vietato l'asporto delle bevande in contenitori di vetro o metallo. Resta da risolvere la questione dei rivenditori ambulanti che possono, invece, vendere liberamente senza limitazioni sull'asporto. La commissione comunale che sta preparando il piano sull'ambulantato dovrebbe individuare delle aree precise tra il Poetto e Marina Piccola dove sistemare le attività ambulanti, ma ancora nulla è stato fatto. La Regione, invece, ha accolto le nostre istanze: ora il regolamento prevede che gli ambulanti possano lavorare solo dall'alba al tramonto».
FRANCESCO PINNA

16/06/2008