Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il campo nomadi è da sgomberare»

Fonte: L'Unione Sarda
22 gennaio 2010

Il Comune corre ai ripari e annuncia investimenti per 675 mila euro: da rifare le fogne e gli impianti elettrico e idrico

Denuncia dell'Asl: condizioni sanitarie insopportabili

L'ispezione del personale tecnico del servizio Igiene pubblica ha verificato che mancano le condizioni minime di vivibilità: fogne interrate, fili elettrici “volanti” e condotte idriche fatiscenti.
La situazione del campo attrezzato (si fa per dire) riservato ai nomadi, sulla statale 554, è «assolutamente incompatibile con la presenza di esseri umani e necessita di un'importante opera di bonifica, stante il massiccio inquinamento del suolo accumulatosi nel corso degli anni». A sostenerlo il direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica dell'Asl di Cagliari Giorgio Carlo Steri, che con atto formale ha chiesto al sindaco Emilio Floris di «adottare gli opportuni provvedimenti, necessari per riportare la situazione a condizioni adeguate, senza trascurare l'ipotesi di uno sgombero del campo».
L'ASSESSORATO La relazione non è passata inosservata, visto che l'assessore ai Servizi sociali Anselmo Piras e il dirigente dell'Area per i servizi al cittadino Ada Lai hanno chiesto al sindaco di emettere un'ordinanza per velocizzare la procedura di spesa di due distinti interventi (uno dal punto di vista strutturale, l'altro riguardo ai servizi), per complessivi 675 mila euro.
L'ASL La missiva firmata da Steri è datata 15 gennaio e si riferisce a un'ispezione effettuata due giorni prima dal personale tecnico del servizio Igiene e Sanità pubblica. A far scattare l'allarme sono state le precarie condizioni sanitarie che sono state riscontrate: bagni e docce non funzionanti, fogne in disuso, condizioni abitative disastrose, impianti idrico ed elettrico disattivati. «Oltre a questo», è scritto nella relazione, «non è da trascurare il costante inquinamento dell'aria, derivante dalla continua combustione di svariati rifiuti, molti dei quali classificabili come pericolosi». Un insieme di circostanze che ha portato i responsabili dell'Asl a chiedere all'amministrazione un intervento immediato, arrivando a ipotizzare lo sgombero e la chiusura dell'area di sosta.
LA PROPOSTA Nei giorni scorsi l'Area per i servizi al cittadino e l'assessorato hanno adottato i primi atti, che non possono però prescindere dal provvedimento di espulsione (tecnicamente si chiama “revoca dell'autorizzazione alla sosta”) di alcune delle famiglie ospitate, finalizzato a garantire l'ordine pubblico all'interno del campo. Provvedimenti che in questi giorni sono stati presi in carico dalla Questura e dalla Polizia municipale. Intanto si lavora per rendere spendibili i fondi da tempo stanziati per migliorare le condizioni di vivibilità dei Rom. Anzitutto 275 mila euro per la custodia, la pulizia ordinaria quotidiana, le piccole manutenzioni e la mediazione culturale, senza scordare il servizio di trasporto dei minori presso le scuole dell'obbligo.
INFRASTRUTTURE Altri 400 mila euro sono a disposizione dell'assessorato ai Lavori pubblici, per la manutenzione straordinaria, con la creazione di sottoservizi e utenze per ogni piazzola di sosta. Interventi per i quali occorrono tempi lunghi dal punto di vista delle procedure burocratiche. La proposta, vista la situazione di pericolo segnalata dall'Asl, è quella di accelerarle attraverso un'ordinanza del sindaco.
QUESTURA Della vicenda si è parlato anche martedì scorso, nel corso di una riunione tecnica che si è tenuta in Questura, presieduta dal vice questore vicario Giuseppe Gargiulo. ( a. mur. )

22/01/2010