Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«La vita sociale torni in via Roma»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 gennaio 2010

LUNEDÌ, 11 GENNAIO 2010

Pagina 19 - Cronaca

Ambientalisti, sistema commerciale e ora anche circoli politici chiedono strade e piazze pedonali 



L’assessore Farris: un ritorno economico per il Comune e posti di lavoro




CAGLIARI. «La vita sociale di Cagliari si svolge in via Roma»: lo scriveva nel 1921 il «solito» D.H. Lawrence che raccontò dello «sbalordimento di trovarsi attorno un denso fiume di gente». Un gruppo di operatori, politici, amministratori vuole riportare una vita senza auto nell’ex salotto, assieme al Largo Carlo Felice, e forse, non più solo nei week end, anche al quartiere Marina.
La richiesta di una crescente pedonalizzazione della città dilaga. Ed è trasversale. Ci sono gli ambientalisti di antica data che, non da oggi, chiedono un piccolo sacrificio della presunta comodità di portarsi l’auto ovunque in favore del trasporto pubblico e della bicicletta. La richiesta nasce soprattutto dalla consapevolezza che il pianeta è nelle nostre mani e la sua sopravvivenza dipende dai comportamenti di ciascun abitante sulla terra. Ridurre l’inquinamento atmosferico è una necessità. Poi c’è la pedonalizzazione chiesta dai ristoratori e dai commercianti: la strada libera dalle auto mette a disposizione spazi utilizzabili per attività destinate ad attirare gente anche non intenzionata a entrare in un negozio. Per diversi mesi del 2009 a cura del consorzio Cagliari centro storico è stata vietata alle auto tutta la via Sardegna e le tre strade perpendicolari che sboccano in via Roma. Un successo, con ristoranti e trattorie che allestivano piccoli salotti all’aperto. Nelle prossime settimane il consorzio rilancerà la proposta di pedonalizzare via Sardegna, ma punterà anche a un obbiettivo più ambizioso: chiudere tutto il quartiere Marina. Si comincia con i fine settimana (l’assessore alla viabilità Maurizio Onorato l’aveva considerato un vero test per una pedonalizzazione definitiva) e si lavora per creare le opportunità di chiudere tutta Marina sempre. E’ di pochi giorni ma molto articolata una proposta che nasce da due entità separate, i circoli della libertà e la lista civica che fa capo all’assessore al Personale Giuseppe Farris. Nella conferenza stampa di due giorni fa l’assessore ha fatto un breve riepilogo della storia urbanistica di via Roma per arrivare al punto: si può tornare al vecchio salotto, inglobarci anche il Largo Carlo Felice e rendere stabili circa mille posti di lavoro e un introito costante per il Comune di qualche milione di euro. La pedonalizzazione infatti, che per l’amministrazione avrebbe un costo molto modesto, sarebbe la condizione per riarredare i nuovi spazi e allestire gazebo per tipologie merceologiche da concordare con le categorie. L’idea si incastra perfettamente sul nascente lungomare e sulla completa riorganizzazione del porto della via Roma dove verranno accolti i diportisti e si rafforza col progetto sostenuto in Comune di un sottopasso stradale nella via Roma con annesso parcheggio sotterraneo. Nell’intenzione dell’assessore Farris tutto questo non saranno soltanto parole ma diventerà una mozione da presentare in consiglio comunale.