Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È Cagliari la capitale dell'integrazione

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2010

Fiera. In duemila alla festa dell'accoglienza organizzata da Caritas e diocesi, 55 i Paesi rappresentati

Il questore: «Extracomunitari ai parcheggi, miccia pronta a esplodere»

Le forze dell'ordine: «Controllare i fenomeni che potrebbero alimentare l'intolleranza». Floris: «Una task force a favore degli immigrati».
Cagliari non è Rosarno ma abbassare il livello di guardia sarebbe un errore. E per evitare situazioni simili a quella che sta flagellando la cittadina calabrese c'è bisogno di tutti: istituzioni, forze dell'ordine, chiesa e società civile. Dal salone del palacongressi della Fiera di Cagliari, dove si è svolta la festa dell'accoglienza e dell'incontro “Benvenuto fratello”, sono state tracciate due strade per favorire l'integrazione tra popoli e religioni: quella sociale e culturale, e quella della legalità.
L'INNO La festa, promossa da Caritas, Migrantes e Acli, si apre con la musica e le parole di we are the world . Sul palco, bianchi, neri e gialli, giovani e anziani, cristiani e musulmani lanciano un messaggio chiaro: l'integrazione è conoscenza perché il più delle volte si ha paura degli “altri” perché non li si conosce.
LE PROPOSTE «Una task force per dare risposte ai bisogni e alle necessità degli immigrati». Il sindaco Emilio Floris nel suo discorso si rivolge alle altre istituzioni, Regione e Provincia: «Bisogna prevenire e intervenire, altrimenti quello che sta avvenendo in Calabria potrebbe accadere anche da noi. Finora ci si muove singolarmente, senza sinergia. Questo non va bene». Proposta accolta dal presidente della Provincia, Graziano Milia: «Le istituzioni si devono porre il problema. Il momento è difficile». Un primo passo, come suggerisce Marco Espa, consigliere comunale e regionale del Pd, potrebbe essere il diritto di voto agli immigrati regolari nelle elezioni circoscrizionali: «C'è un ordine del giorno in Comune fermo da due anni. Speriamo possa ottenere l'unanimità. Sarebbe un segnale importante». Giorgio La Spisa, assessore regionale al Bilancio, ricorda che «nel piano del governo della Regione le politiche dell'integrazione e dell'accoglienza sono una priorità. Un bell'esempio sono i duemila immigrati regolari diventati imprenditori. Ma c'è ancora molto da fare».
I PROBLEMI Cagliari città ospitale e accogliente, dunque. Ma ci sono fenomeni da tenere sotto controllo per non alimentare il veleno dell'intolleranza. «Le comunità straniere sono ben integrate», spiega il questore Salvatore Mulas, «ma la presenza massiccia di extracomunitari nel parcheggi cittadini rischia di essere una miccia pronta a esplodere». Sulla stessa linea il comandante provinciale dei carabinieri, Michele Sirimarco, e quello della Finanza, Francesco Bucarelli: «Rispetto ad altre realtà, Cagliari sta benissimo. Bisogna però combattere chi sfrutta la condizione di clandestinità e l'illegalità spicciola». Il vice prefetto Bruno Corda chiama in causa il quartiere Marina: «È un esempio di integrazione che andrebbe imitato. Non ci sono situazioni al limite ma bisogna stare attenti: il germe dell'intolleranza è sempre vivo».
MATTEO VERCELLI

11/01/2010