Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuovo stadio, due mosse del Comune

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2010

Presto, con un atto ufficiale, in Consiglio l'impegno per la costruzione dell'impianto

Ordine del giorno per rassicurare la Figc, si lavora al bando

Contatti con l'Agenzia del territorio e con la Regione per i pareri necessari a formalizzare il bando di gara.
Eppur si muove. A fari spenti, ma si muove. L'iter per arrivare al bando di gara per l'assegnazione del diritto di superficie sull'area nella quale sorge il Sant'Elia e la pratica per l'inserimento di Cagliari tra le candidate a ospitare l'edizione 2016 degli Europei di calcio viaggiano a braccetto. Quasi in contemporanea saranno al centro di due distinti provvedimenti amministrativi.
EUROPEI Il primo arriverà dal Consiglio, sotto forma di ordine del giorno, che il sindaco Emilio Floris (che su questa vicenda sta lavorando a stretto contatto con l'assessorato agli Affari legali) è pronto a ispirare dopo il confronto delle ultime settimane tra il suo capo di gabinetto Francesco Cicero (che è responsabile del procedimento) e gli uffici della Figc. Si tratterebbe di un accordo sulla realizzazione del nuovo stadio, che il Comune si impegnerebbe a realizzare anche nel caso il bando di gara per l'assegnazione ai privati andasse deserto. Una sorta di “assicurazione” per la Federazione, che pretende sicurezze prima di inserire Cagliari nell'elenco da presentare all'Uefa per la candidatura.
LA BOZZA Il sindaco ha imposto il silenzio sull'argomento, ma i contenuti della bozza di ordine del giorno circolano da qualche giorno, dopo le triangolazioni tra Roma e Cagliari: si parte dall'inadeguatezza del Sant'Elia a ospitare gare internazionali, arrivando alla presentazione di un progetto di massima per il nuovo impianto. La base di partenza è l'elaborato presentato dall'architetto Jaime Manca di Villahermosa per conto del Cagliari calcio e l'amministrazione potrebbe ottenere dalla società rossoblù l'autorizzazione a farlo proprio per l'inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche, con la precisazione che la fonte di finanziamento sarebbe privata. Un investimento senza costi per le casse comunali, visto che Cellino ha più volte detto di essere disponibile a cedere gratuitamente l'elaborato tecnico. L'ordine del giorno dovrebbe concludersi con altri due impegni: la realizzazione dei lavori per il nuovo stadio secondo le tempistiche richieste da Uefa e Figc, con l'adeguamento (se necessario) degli strumenti urbanistici vigenti e la precisazione che l'amministrazione intende far realizzare l'impianto da un soggetto privato, individuando di concerto le modalità di finanziamento (tutte a carico del concessionario) e di costruzione.
IL BANDO Contemporaneamente l'assessorato agli Affari legali, retto da Giuseppe Farris, e gli uffici stanno lavorando alla predisposizione del bando di gara per l'assegnazione del diritto di superficie, secondo quanto stabilito dalla delibera di Giunta del novembre scorso. Per velocizzare i tempi l'amministrazione ha avviato i necessari percorsi burocratici, necessari per la buona riuscita del progetto.
LA VALUTAZIONE Nei prossimi giorni dovrebbe essere definita la pratica di valutazione dell'investimento, d'intesa con l'Agenzia del territorio. Si tratta, attraverso una stima economica, di capire quale debba essere la base d'asta per l'individuazione del canone a carico del concessionario che si aggiudicherà il diritto di superficie. I parametri sono già definiti dalla delibera: per individuare cifre e durata del contratto si dovrà tener conto dell'investimento a carico del privato per la demolizione dello stadio e per la costruzione del nuovo, da confrontare con «le necessità di ammortamento e la realizzazione di un ragionevole utile d'impresa».
LA REGIONE Già definita la pratica di tipo urbanistico: da una parte c'è la delibera della giunta Cappellacci, che ha modificato il vincolo di utilizzo dell'area sulla quale sorge il Sant'Elia (cambiando la definizione “impianto pubblico” in “impianto a uso pubblico”), dall'altra c'è stata la verifica per quel che riguarda l'eventuale esistenza di altre limitazioni. Si è appurato che lo stadio, che è stato realizzato meno di 50 anni fa, non è inserito nell'elenco dei beni identitari. E la sua ristrutturazione o rigenerazione non è sottoposta a particolari iter autorizzativi.
PATRIMONIO Con gli assessori al Patrimonio Patrizio Mulas e al Bilancio Antonello Melis ci sarà da verificare la compatibilità finanziaria dell'operazione. Attualmente il Sant'Elia è iscritto a bilancio, tra i beni patrimoniali, per un valore che sfiora i 50 milioni di euro. Il ragionamento che ha guidato il sindaco, nell'adozione della delibera di novembre, è il seguente: «Se l'attuale stadio, vecchio e inadeguato, ha questo valore, quello nuovo non potrà che averne uno uguale o superiore. E siccome la proprietà resterà pubblica (la delibera prevede che la struttura torni al Comune alla scadenza della concessione), potrà continuare a far parte del bilancio pubblico». Con l'aggiunta di un'ultima considerazione: «Oggi il Sant'Elia vale quasi 50 milioni perché ci gioca il Cagliari, in caso contrario il suo valore crollerebbe all'istante».
ANTHONY MURONI

07/01/2010