Rassegna Stampa

web SardegnaOggi.it

Caterina Murino in Dona flor e i suoi due mariti

Fonte: web SardegnaOggi.it
5 gennaio 2010

lunedì, 04 gennaio 2010


Mercoledì 6 gennaio 2010 (in replica fino a domenica 10 gennaio 2010) alle ore 21.00 presso il Teatro Massimo a Cagliari si terrà la prima nazionale dello spettacolo Donna Flor ed i suoi due mariti, protagonista Caterina Murino, regia e drammaturgia Emanuela Giordano. La compagnia, introdotta dal giornalista de Il Manifesto Gianfranco Capitta incontrerà il pubblico il 7 gennaio alle ore 17.00 alla Libreria Sardegna Libri in Corso Vittorio Emanuele 192/b a Cagliari.

CAGLIARI - Dona Flor è una dolce e pudica creatura bahiana che convola in prime nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte del primo marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un affettuoso, devoto e morigerato farmacista. Dona Flor scopre, nell’incanto di un luogo dove l’impossibile si palesa e si colora, che il desiderio può compiere prodigi inaspettati. Grande maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, scopre che il suo appetito d’amore non si può saziare con un solo marito, ce ne vogliono due. Per un idillio perfetto occorre mettere insieme il meglio di entrambi: onestà e premure da una parte, fantasia ed erotismo dall’altra, o come suggerirebbe James Hilman l’animo saturnino e quello mercuriale. Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto del secondo legittimo marito, regalando a Dona Flor l’illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile.

Il capolavoro di Amado è un affresco corale, sprigiona incandescente ilarità e poesia visionaria. Non è traducibile per intero sulla scena, tanti sono i personaggi che si affollano nelle case, per i vicoli poveri del Pelorinho, quartiere popolare di Bahia, dove la vita si consuma tra la gente.
La nostra trasposizione teatrale, fedele, crediamo, allo spirito dell’autore, affida a Dona Rosilda, madre di Dona Flor il ruolo della “ regina della notte” , provocatrice sfacciata e irriverente ( e fortemente comica ), archetipo della scalatrice sociale, alle tre amiche di Dona Flor il compito di coro “ narrante”: è il paese, il vicolo, il quartiere, voci, consigli, chiacchiere, dicerie, calunnie, illazioni, riti magici, cordogli ed esultanze.

In scena sette attori, tra cui Caterina Murino, Paolo Calabresi e Pietro Sermonti, per raccontare un’esilarante e struggente metafora dei nostri più segreti desideri.