Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ztl, rivoluzione nel centro storico

Fonte: La Nuova Sardegna
9 giugno 2008

DOMENICA, 08 GIUGNO 2008

Pagina 1 - Cagliari



A giorni entrano in funzione le telecamere, il Comune ipotizza una chiusura lunga per la notte e una liberalizzazione per il giorno



I controlli per ora saranno solamente a uso statistico

ROBERTO PARACCHINI
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CAGLIARI. A giorni entreranno in funzione le telecamere all’ingresso di tutti i centri storici. Ma per il momento, precisa l’assessore comunale al Traffico Maurizio Onorato, «non saranno utilizzate in modo sanzionatorio, ma per rilevare quali sono le ore del giorno in cui c’è maggior traffico. Per il controllo degli orari di entrata e uscita delle auto nelle zone a traffico limitato (ztl) «le telecamere entreranno in funzione non prima di ottobre», spiega l’assessore. Per il momento l’obiettivo è quello di «capire meglio i flussi delle auto». Sullo sfondo c’è l’idea, continua il responsabile cittadino del traffico, «di verificare l’ipotesi di modifica degli orari delle ztl: allargamento del divieto-auto di notte (dalle 21 alle 8-9 del mattino) e diminuzione dei limiti durante il giorno. Ma prima di decidere in tal senso bisognerà confrontarsi con le esigenze di chi in questi rioni vi abita o lavora».
«A una modifica delle ztl per il centro storico, non sono pregiudizialmente contrario - precisa Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico - naturalmente si tratterà di verificare i flussi di traffico legati alle attività commerciali. Anche se uno dei problemi è legato al funzionamento dei mezzi pubblici». La questione degli antichi quartieri «va però affrontato - continua Carboni - in modo complessivo. Il traffico è uno dei punti centrali, ma non l’unico. Per il rione Castello, ad esempio, occorrerebbero degli interventi più precisi: per agevolare chi vuole impiantare un’attività commerciale o artigianale. Oggi, invece, gli alti costi degli affitti scoraggiano anche i più volenterosi. Mentre, in una prima fase, il Comune potrebbe intervenire per supportare i costi delle locazioni, soprattutto per gli immobili di sua proprietà».
La questione delle telecamere può essere vista anche in temini di maggiore pedonalizzazione, come per le vie Manno e Garibaldi. Al di là di Castello, dove è vietato entrare di notte, gli altri quartieri storici hanno uno stop-auto che va dalle 7.30 alle 10.30 del mattino e dalle 15.30 alle 17.30 del pomeriggio. Ma si tratta di orari che, secondo Carboni, hanno poco senso perché «è difficile che in quelle ore entri davvero qualcuno». Da qui la proposta fatta a suo tempo della circoscrizione: individuare un’altra fascia oraria per il divieto-auto, più consona alle esigenze dei residenti della zona, come quella notturna: «In questo modo si eviterebbe che il gran via vai del popolo della notte verso i localini dei vari rioni, possa disturbare la quiete dei residenti, come è spesso capitato».
La questione delle telecamere ha anche avuto uno strascico indiretto legato alla presenza dei grandi pali inseriti per collocare i punti di osservazione. «Si tratta di una situazione paradossale - ha commentato più volte Carboni - all’inizio moltissime persone mi han chiesto, quasi spaventate, di che cosa si tratta». Lo storico Raffaele Puddu, abitante di Castello, non voleva crederci: «Non capisco che cosa abbiamo combinato». La questione, secondo Carboni, è che si fanno le cose e, soprattutto, le «si mette in opera senza uno studio adeguato. Bisognerebbe nettere più attenzione nella scelta delle strutture che vengono utilizzate». L’assessore Onorato, aveva precisato che «lo stesso sistema di pali è stato utilizzato in tante altre città, come ad esempio a Firenze». In Castello, grazie al controllo visivo, il numero di coloro che trasgrediscono, soprattutto di notte, è drasticamente diminuito. Per via Manno e via Garibaldi, invece, si è studiata anche la possiblità di piccoli pilastri a scomparsa. Strutture che potrebbero essere utilizzate qualora venisse scelto un altro tracciato per l’attuale traffico dei bus.