SABATO, 07 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari
La lunga mano della politica
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CAGLIARI. ‹‹Sul turismo culturale, lo scenario che abbiamo osservato nel capoluogo fa semplicemente gelare il sangue››. Con queste durissime parole, il ricercatore Giovanni Sistu ha commentato la joint venture tra Comune e Consorzio Camù, nata con l’obiettivo di conquistare il turista che, oltre al mare, è attratto dal mondo della cultura.
Perché un giudizio così tranchant? Per diversi motivi, messi nero su bianco tra le pagine di “Vagamondo” dai ricercatori Stefania Aru e Marco Piscedda. In sostanza, anziché organizzare degli eventi che tengano conto delle esigenze del pubblico - fine principale di un soggetto privato al quale viene affidata la gestione di questo particolare settore - sul circuito culturale della città pende la longa manus della politica. Scrivono i due ricercatori: ‹‹Sembrano essere ancora le indicazioni di tipo politico a influenzare le decisioni sul cosa, il quando e il dove dell’offerta culturale. Ma questa prassi appare quantomeno poco coerente per un’amministrazione comunale che promuove e finanzia un consorzio, sottovalutarne l’azione limitandone proprio le caratteristiche più importanti››. (p.s.)