Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Senza contatori per l'acqua: il regno dell'abusivismo

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2008

Sant'Elia. Il caso


vIn alcuni palazzi di Sant'Elia non esistono i contatori dell'acqua e la maggior parte delle case non possiedono un regolare contratto per la fornitura idrica. A segnalare il problema è stata Abbanoa, società responsabile del servizio idrico a Cagliari, durante una riunione negli uffici della direzione regionale, in viale Diaz, alla presenza dei rappresentanti dell'Area (ex Iacp) della Circoscrizione 5 e del Comune.
Abbanoa ha sottolineato di voler sanare una situazione che nel quartiere esiste praticamente da sempre e che nessuno fino oggi aveva denunciato: «A fronte di una costante fornitura idrica - hanno detto durante l'incontro i delegati della società - non esistono contratti, non risultano installati contatori in interi palazzi e quei pochi che sono stati montati sono difficilmente raggiungibili, ragione per cui il servizio di fornitura non risulta esigibile se non si provvede a effettuare urgenti interventi di adeguamento strutturale degli impianti esistenti di adduzione e distribuzione interni».
La richiesta è stata accolta favorevolmente da Area, ente che gestisce la maggior parte degli edifici in cui è presente questo problema. «Ogni scala ha un suo condominio con un amministratore regolarmente eletto - hanno detto gli esponenti di Area nella riunione - e a nostro giudizio potrebbe essere contattato per la stipula di un eventuale contratto collettivo di somministrazione idrica».
Il problema dell'abusivismo idrico a Sant'Elia, quindi, può essere risolto con un po' di buona volontà, anche perché dalla Circoscrizione hanno fatto notare la volontà da parte di numerosi cittadini di pagare il servizio idrico. Più che altro nella riunione è emersa la necessità di una collaborazione tra i vari enti che hanno partecipato all'incontro, senza la quale non sarebbe possibile risolvere il problema.
Sant'Elia, tra l'altro, non è l'unico rione dove esiste questa situazione. Qualche mese fa un caso analogo avvenne nelle abitazioni popolari di Santa Teresa, a Pirri, dove molti abitanti si erano rifiutati di pagare le bollette in quanto arrabbiati per le condizioni di totale abbandono in cui erano costretti a vivere. Anche in quel caso Abbanoa non rimase con le mani in mano: il dirigente responsabile della società che gestisce l'erogazione dell'acqua a Cagliari, Maurizio Cittadini, scrisse una lettera rivolgendosi direttamente al sindaco Emilio Floris per comunicare la situazione di grave disagio che si stava verificando in quella zona.
PIERCARLO CICERO

09/06/2008