Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lite sul mercatino di Natale

Fonte: La Nuova Sardegna
7 dicembre 2009

DOMENICA, 06 DICEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Molti gli ambulanti regolari esclusi dalla tradizionale manifestazione che inizia martedì



Paolo Casu: «Sbagliato scegliere ancora via Roma»




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Anche quest’anno è la stessa storia e il mercatino di Natale nasce con mille polemiche», lamenta Paolo Casu, indipendente del centrodestra e presidente della commissione comunale alle Attività produttive. «Gli ambulanti con regolare licenza lasciati fuori sono tanti».
Nei giorni scorsi Casu ha presentato un’interrogazione al sindaco Emilio Floris per chiedere chiarimenti su una «forte e violenta azione di protesta verso il servizio» dello sportello ambulanti dell’assessorato alle Attività produttive. Un «fatto molto grave - commenta - e che la dice lunga sul livello di tensione che si è creato tra i venditori ambulanti. Per questo sostengo che bisognerebbe avere un’attenzione molto maggiore per interventi di questo tipo, come il mercatino di Natale».
La manifestazione dovrebbe iniziare martedì e concludersi il 3 gennaio. Ma «solo una parte degli operatori del settore sono stati selezionati». Il bando per la partecipazione al «Mercatino di Natale» è stato chiuso il 12 novembre. Ma il tutto è stato realizzato «in modo confuso - continua Casu - il due novembre, ad esempio, era stata trasmessa una lettera di “richiesta di sospensiva” del bando per presunte irregolarità. Ma non c’è stato alcun blocco e alla fine ha vinto proprio uno dei due gruppi che aveva firmato la domanda la sospensiva». Nello stesso tempo, però, «ogni giorno ricevo proteste da parte di chi non ha trovato posto. A mio parere le regole del bando che sono sbagliate: producono troppe esclusioni».
I posti disponibili erano: 25 venditori autorizzati al «commercio su area pubblica non alimentare», 10 per «alimentare», 10 per artigiani con «propri prodotti non alimentari», altrettanti per «alimentari», 15 per agricoltori per vendita dei propri prodotti alimentari, 10 per «operatori del proprio ingegno creativo», tre per vendita di prodotti «equo e solidali» e due per associazioni senza scopo di lucro. Per un totale di ottantacinque posti.
«Ma il problema centrale - precisa Casu - è che anche quest’anno si è deciso di utilizzare via Roma. E di fare tutto all’ultimo momento. L’anno scorso avevano dato indicazione, come Consiglio, di iniziare a lavorare subito per il mercatino di fine 2009, ma non si è fatto niente. Eppure abbiamo anche altre zone, come la piazza del Cis, che è nostra, oppure Buoncammino o viale Europa, che potrebbero benissimo svolgere il ruolo di aree per la manifestazione. Vi sarebbe molto più spazio e si potrebbero accontentare quasi tutti gli ambulanti regolari, ma si insiste su via Roma con tutti i problemi che ne seguono».