Edilizia. Soldi al posto dei parcheggi imposti dalla Tognoli: c'è l'ok dei costruttori

De Pasacale, Ance: «Servono altre misure Sulla politica dei posti auto Comune in ritardo»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

La “tassa” sugli stalli per accelerare sul piano casa? «Speriamo non resti lettera morta. È comunque non può essere l'unica soluzione». Severo il parere dell'associazione costruttori, sul piano casa ancora al palo in città. Per nulla stupiti dell'indice di gradimento ancora basso, gli imprenditori auspicano un intervento delle istituzioni che metta i cittadini in grado di operare.
AL COMUNE negli uffici in un mese è arrivata soltanto una richiesta di ampliamento. ««Non mi preoccupa e non mi stupisce», spiega il presidente regionale dell'Ance (associazione nazionale costruttori edili) regionale Maurizio De Pascale, «anche perché sono dell'avviso che il provvedimento debba ancora essere metabolizzato dai cittadini. Sappiamo che le famiglie hanno qualche difficoltà, ma l'amministrazione ha in programma una circolare interpretativa che potrà avere effetti benefici, siamo fiduciosi». L'ostacolo principale è la legge Tognoli (dal nome del ministro delle Aree urbane del 1989) che impone 1 metro quadro di parcheggio ogni 10 metri cubi realizzati. Dalle Alpi alla Sicilia la Tognoli è il problema, con la p maiuscola, per l'applicazione delle norme del piano casa. Per aggirare l'ostacolo l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus ha annunciato il ragionamento sul pagamento, in alternativa all'individuazione del parcheggio, di una somma destinata poi ad incrementare un fondo per la realizzazione, nelle zone più carenti, di posti auto in città. «Può essere una soluzione, ma non deve essere l'unica», aggiunge De Pascale, che tra l'altro gestisce i multipiano di viale Regine Elena e via Amat, «sarà importante stimolare chi ha già il parcheggio privato in casa a operare. Tuttavia visto il ritardo della politica sui parcheggi del Comune, spero che il provvedimento non resti isolato».
STUPORE invece per l'intervento del procuratore di Oristano che, in una dichiarazione di qualche giorno ha ravvisato profili di illegittimità nel piano casa. «Al momento la legge è in vigore e va applicata», conclude il presidente dell'Ance, «quello che lascia perplesso è il richiamo preventivo agli organi di controllo».