Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Aiuti alle famiglie nella contromanovra

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2009

l'opposizione 



A una Finanziaria snella corrisponde una contromanovra ridotta all'essenzialità: la risposta dell'opposizione è sintetizzata in circa 130 emendamenti (sui 185 totali presentati, ma non ci sono ancora quelli sul bilancio), da quello sui fondi per gli enti locali agli assegni sociali per le famiglie in difficoltà. «Proposte serie, nessun ostruzionismo», spiega il capogruppo del Pd Mario Bruno: «Di fronte a una manovra poco coraggiosa, pensiamo che su diversi punti concreti si possa aprire un dialogo vero con la maggioranza».
ENTI LOCALI Il tema delle risorse a Comuni e Province è uno di quelli centrali nel pacchetto di proposte del centrosinistra (che verrà illustrato nel dettaglio questa mattina in una conferenza stampa). Accogliendo le richieste dell'Anci, la minoranza cerca di ampliare il fondo unico per gli enti locali in proporzione alle maggiori entrate regionali del 2010. Si tratta di circa 80 milioni di euro in più per i Comuni e 10 per le Province.
Indirizzato ai Comuni, ma utile per Abbanoa, lo stanziamento (circa 40 milioni) per la ricapitalizzazione dell'ente di gestione dell'acqua. «Altrimenti - è il ragionamento dell'opposizione - i sardi saranno costretti a pagare bollette molto più care». E poi ci sono gli emendamenti sulla revisione del patto di stabilità con lo Stato.
LAVORO E SOCIALE La minoranza conta molto anche sulle proposte in materia di attività produttive, occupazione e aiuti sociali. «Chiediamo di integrare le risorse per le politiche del lavoro e per il sostegno alle famiglie in situazione di disagio», ricorda il capogruppo dei Comunisti-Sinistra-Rossomori Luciano Uras.
Un emendamento riguarda le zone franche urbane: sfruttando lo stesso meccanismo (un accordo specifico con lo Stato) con cui all'articolo 2 della Finanziaria la Giunta istituisce il credito d'imposta per le imprese, si spera di allargare le zone franche a tutte le nove località già comprese in graduatoria, e non solo a quelle finora beneficiate.
Un'altra proposta di modifica prevede che la Sfirs vada incontro alle aziende sarde risanabili, alleggerendole dall'indebitamento. Il primo firmatario è il consigliere regionale del Pd Franco Sabatini, che guida anche la lista dei sottoscrittori di un emendamento in favore degli ultracinquantenni che hanno perso il posto di lavoro: «Per loro si dispone un'integrazione al reddito fino a un massimo di 800 euro al mese per dodici mesi», sottolinea Sabatini.
Sempre in ambito sociale, Pd e alleati chiedono di stanziare 10 milioni per istituire il credito d'emergenza (assegni a chi ha redditi molto bassi e deve affrontare spese specifiche, come cure impreviste o bollette). Proposti anche il prestito alle famiglie senza interessi, e assegni di 1.500 euro per ogni bimbo nato negli anni 2009, 2010 e 2011.
IL PIANO DI SVILUPPO Dura la critica del centrosinistra anche al piano regionale di sviluppo, atto di programmazione generale della Giunta e perciò non emendabile: la minoranza ha presentato anche in questo caso una sua controproposta, contenuta in una risoluzione bocciata dall'aula in serata e illustrata, a nome della coalizione, da Chicco Porcu del Pd: «Il piano di sviluppo è incompleto», ha dichiarato, «non indica gli obiettivi, gli strumenti e le risorse per raggiungerli, i risultati che si attendono».
Carenze che, secondo il consigliere democratico, non solo non danno indicazioni al sistema economico e ai cittadini, «ma fanno pensare che la mancanza di pianificazione sia voluta: per lasciare alla Giunta le mani libere, e di rendere impossibile una reale verifica successiva su quello che farete».
GIUSEPPE MELONI

03/12/2009