Rassegna Stampa

Il Sardegna

Piano casa fermo al parcheggio negli uffici c'è una sola pratica

Fonte: Il Sardegna
2 dicembre 2009

Edilizia. Quindici le domande per interventi minori. In via Corsica l'unica richiesta per ampliamento in città

A frenare i cittadini la legge Tognoli :ogni 10 metri cubi, serve 1 metro quadro di posto auto

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Piano casa. Costruire e sopraelevare? Con calma. Prima occorrerà trovare il parcheggio. Un metro quadrato di posto auto, ogni 10 metri cubi in più. Lo impone la legge Tognoli, inderogabile. Che sta frenando non poco il piano casa in città. Tanto che a un mese dall'approvazione della legge regionale sull'edilizia, fare il conto delle richieste arrivate all'ufficio Edilizia privata per ampliamenti è facilissimo: soltanto una. Il problema principale è quello del parcheggio: perché la legge nazionale “Tognoli” del 1989 impone per 10 metri cubi da realizzati, un metro quadro di parcheggio da ritagliare: quasi impossibile in una città come Cagliari, dove gli spazi sono stretti. Alle istituzioni, già al lavoro, il compito di trovare una soluzione. E intanto il primo dei 18 mesi a disposizione per presentare le domande, è già scaduto.
LE “DISPOSIZIONI straordinarie per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” all'articolo 1 parlano di “sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio favorendo interventi diretti alla riqualificazione ed al miglioramento della qualità architettonica e abitativa, della sicurezza strutturale, della compatibilità paesaggistica e dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente nel territorio regionale, anche attraverso la semplificazione delle procedure”. Valutare l'efficienza energetica sembra semplice e immediato, meno suggeriscono gli esperti, la qualità architettonica, la sicurezza strutturale e la compatibilità paesaggistica. In città negli immobili residenziali in centro storico (zona A) su edifici uni-bifamiliari, pluripiano o case a schiera in lotto unitario, realizzati non meno di 50 anni fa sono consentiti ampliamenti del 20 % o del 30 in caso di risparmio energetico. Mentre per le zone B e C (in pratica tutto il resto della città) l'ampliamento consentito è del 26 % (36 % col risparmio energetico) riguarda le prime abitazioni di superficie non inferiore ai 95 mq.
MA C'È il problema parcheggio. Per un edificio standard in zona C da 95 metri quadri e 300 metri cubi, il piano casa consente un ampliamento di circa 120 mc, ma la legge Tognoli, impone, per ogni 10 metri cubi, 1 metro quadrato di parcheggio, dunque il cittadino dovrebbe ricavare lo spazio per 12 metri quadri di parcheggio, in pratica un posto auto, nel raggio di 300 m. Serve poi la Dia (dichiarazione di inizio attività) da presentare entro il primo maggio 2011. Gli uffici hanno poi 30 giorni di tempo per rispondere, ma il termine non è perentorio, ma ordinativo e quindi gli uffici potranno tranquillamente prendersi un po' di tempo in più, magari da dedicare a stabilire un criterio di qualità architettonica. Gli uffici comunali intanto hanno accolto con viva preoccupazione l'iniziativa del pm di Oristano, che insinua qualche profili di illegittimità costituzionale del piano casa. ¦

Il numero

 1 La sopralevazione ¦
¦ L'unica richiesta di sopraelevazione in città arriva da via Corsica. Sono 15 invece le richieste per interventi minori di manutenzione. Gli uffici dovranno valutare la qualità architettonica degli interventi, la loro sicurezza strutturale e la compatibilità paesaggistica.


Opinione

Gianni Campus*
Una “tassa” sugli stalli
La legge regionale 4 è un'opportunità: in primis rilancia le attività economiche che gravitano attorno all'edilizia e consente un miglioramento del patrimonio immobiliare, attualmente degradato e obsoleto, e la densificazione della città. È chiaro che per mettere in pratica il piano deve essere applicabile e non deve creare problemi. E al momento attuale se non riesco ad interpretare la norma dei parcheggi non sono in condizione di realizzare i nuovi metri cubi. E in città trovare spazi per i nuovi posti auto è difficile. Come ne usciamo? Noi stiamo pensando di proporre un patto tra la città e chi vuole ricorrere alla legge 4. E cioè: chi vorrà realizzare gli ampliamenti dovrà pagare un numerario e questo insieme di cifre andrà a costituire un fondo che servire per programmare un piano di parcheggi nella zona di maggior pressione. Per ora il Comune non contempla una legge di questo tipo, vedremo se dovrà essere la Regione a inserire un provvedimento di questo tipo in finanziaria o se spetterà ai comuni di concerto con la Regione. Quello che è sicuro è che servirà del tempo. *Assessore all'Urbanistica