GIOVEDÌ, 19 NOVEMBRE 2009
Pagina 7 - Sardegna
Accordo sulla contrattazione per il rafforzamento delle politiche di sviluppo e per il welfare
CAGLIARI. Il bilancio sociale deve diventare uno degli strumenti ordinari di partecipazione per i 377 comuni e le 8 province. E’ quanto hanno chiesto, firmando un protocollo, Cgil, Cisl e Uil, l’Anci e l’Unione Province sarde. A margine dell’assemblea territoriale di Cagliari, in vista del Congresso del Popolo sardo previsto per il 30 novembre, i segretari generali dei tre sindacati confederali, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, hanno siglato un’intesa sulla contrattazione sociale territoriale, con il direttore generale dell’Anci, Umberto Oppus, ed il presidente dell’Ups, Roberto Deriu.
«Le Province e i Comuni devono diventare sempre più attori principali delle politiche di sviluppo e welfare - è detto nell’accordo - il coinvolgimento delle parti sociali sarà fondamentale in questo processo di riforma». Secondo i firmatari la concertazione diventa essenziale nelle materie di competenza degli enti locali e in particolare nella fiscalità locale, nel supporto alla non autosufficienza (incremento del fondo specifico), nella integrazione socio-sanitaria, nei servizi pubblici locali, nelle politiche abitative, nei servizi per l’infanzia ed il diritto allo studio.
Prevista anche la costruzione di una rete per realizzare il segretariato sociale, mentre viene auspicata l’istituzione di un osservatorio regionale con il compito di monitorare l’andamento della contrattazione territoriale.