Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Demolite anche l'Emerson e l'Iguana»

Fonte: L'Unione Sarda
12 novembre 2009

Inchiesta sul Poetto. La Procura ha aperto 19 fascicoli, uno per ognuno dei titolari dei chioschi

Il Comune accerta abusi anche nei due locali provvisti di licenza edilizia

I due chioschi hanno ricevuto l'ordinanza di demolizione ancor prima delle altre 17 strutture prese di mira dal servizio Edilizia privata.
Per star fuori dall'inchiesta della Procura sugli abusi al Poetto (19 i fascicoli aperti) e mettersi al riparo dalle ordinanze di demolizione partite dal servizio Edilizia privata del Comune non basta essere in possesso delle autorizzazioni edilizie e demaniali. Ma occorre, ovviamente, attenersi a quanto prescritto dai permessi. Nel caso dell'Emerson e dell'Iguana, i due chioschi che sembravano al riparo dai provvedimenti presi nei giorni scorsi dal Comune, sembra essere successo proprio questo.
L'ORDINANZA Perché i provvedimenti punitivi nei loro confronti (demolizione e ripristino dello stato dei luoghi) sono precedenti a quelli che hanno riguardato i 17 baretti interessati dall'ordinanza del 5 novembre.
L'ISPEZIONE Ai titolari dell'Emerson e dell'Iguana, a seguito dell'ispezione portata a termine nel mese di luglio da personale del Comune e della Procura, l'ufficio tecnico ha contestato di aver realizzato diverse opere in difformità rispetto alle autorizzazioni ricevute: «Soprattutto le zone riservate alla ristorazione». Eppure fino a ieri Alessandro Murgia, gestore dell'Emerson, diceva di essere a posto, fuori dall'inchiesta e dai provvedimenti amministrativi. A corroborare la loro tesi c'era un carteggio che a giugno era intercorso con il Comune: «La concessione demaniale non corrisponde alla localizzazione prevista dal Pul, pertanto il rilascio della concessione edilizia potrà avvenire solo a seguito di una nuova concessione demaniale che rispetti tali posizioni», aveva scritto il servizio Edilizia privata. Ma in seguito nessun nuovo provvedimento sarebbe arrivato. Circostanza smentita dal dirigente Mario Mossa, che conferma di aver firmato, a inizio ottobre, un'ordinanza di demolizione per le parti realizzate in difformità rispetto all'autorizzazione edilizia rilasciata dopo che i concessionari si erano impegnati a rispettare i dettami del Pul in vigore: «Ci sono vaste parti non autorizzate, anche questo era un atto obbligato».
IL PROVVEDIMENTO Né si può dire che i gestori (uguale comunicazione ha raggiunto l'Iguana) siano all'oscuro: dopo aver ricevuto la notifica dell'ordinanza di demolizione hanno scritto al Comune, inviando le loro contro-deduzioni e una proposta di modifica che potesse evitare il provvedimento. Richiesta che, secondo indiscrezioni, gli uffici avrebbero rigettato.
IL LOCALE L'Emerson è uno stabilimento di 5.250 metri quadri totali (428 coperti e 4822 di area scoperta) costruito a colpi di carte bollate e avvocati: «Sono l'unico ad aver ottenuto l'ok dall'ufficio tutela del paesaggio e della commissione edilizia. Il mio chiosco ha i pali piantati a mano sulla sabbia. In 30 giorni si smonta tutto, senza danni all'ambiente», ha più volte ribadito Alessandro Murgia.
ANTHONY MURONI

12/11/2009