Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ieri il vertice tra Cappellacci, Floris, Cellino e Figc

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2009

Santa alleanza per lo stadio


Comune, Regione e Cagliari calcio firmeranno un accordo di programma finalizzato a superare tutte le difficoltà burocratiche fin qui emerse per la cessione dell'area alla società rossoblù.
di ANTHONY MURONI
Un accordo di programma che consenta di superare tutte le problematiche burocratiche emerse in questa settimane. Comune, Giunta regionale e Cagliari calcio (con la Figc spettatrice interessata) ieri sera hanno percorso un nuovo passo in avanti verso la costruzione del nuovo stadio Sant'Elia. Stipulando un patto che deve essere messo nero su bianco entro il prossimo 27 novembre, se la città (e a questo punto l'intera Isola) non vuole perdere il treno degli Europei 2016. Entro quella data, secondo quanto precisato ieri dal project manager di Euro 2016 Michele Uva, negli uffici romani di via Allegri dovranno essere depositati sia l'atto formale con il quale il Comune si impegna a realizzare la nuova struttura entro il 2011 e sia il progetto preliminare della Karalis arena , fatto realizzare dal Cagliari calcio.
DIRITTO DI SUPERFICIE Questa, assieme alla disponibilità della società rossoblù di accontentarsi di una cessione del diritto di superficie dell'area («per un periodo variante tra i venti e trent'anni, che mi consenta di rientrare dell'investimento», ha detto il presidente Massimo Cellino) è stata la novità più importante del vertice svoltosi nella sede dell'ex Municipio di Cagliari, in piazza Palazzo, nel cuore di Castello.
IL VERTICE Al tavolo della sala fatta allestire a tempo di record dal capo di gabinetto del sindaco, Francesco Cicero, c'erano il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci, l'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Asunis, il sindaco Emilio Floris, gli assessori Gianni Campus e Antonello Melis, il presidente del Cagliari Massimo Cellino e il dirigente Marcello Vasapollo, oltre al rappresentante della Figc Michele Uva.
LA FIGC «La vostra città ha dimostrato di essere all'avanguardia per quel che riguarda tutti i parametri richiestici dall'Uefa per la candidatura - ha detto il dirigente federale - aeroporto, ospitalità alberghiera, accomodation varie. Tutto è a posto. Tutto, tranne lo stadio». La lingua batte dove il dente duole, anche se la Figc ha ancora una volta voluto chiarire di non voler e poter entrare nel merito delle scelte che dovranno essere assunte dalla politica locale: «Noi non possiamo dire che l'attuale Sant'Elia vada abbattuto o ristrutturato o che la rigenerazione debba essere portata avanti dal Comune o dalla società - ha chiarito Uva - dobbiamo soltanto chiarire che l'attuale impianto non è a norma».
IL SINDACO Emilio Floris ha ancora una volta mostrato di essere estremamente determinato nell'andare avanti sulla strada ormai intrapresa da qualche settimana: «È indubbio che la città abbia bisogno di un impianto nuovo, più comodo, funzionale e al passo coi tempi - ha chiarito - deve essere realizzato sulle fondamenta di quello attuale, anche perchè ci deve servire come strumento di rilancio dell'intero quartiere».
IL GOVERNATORE Parole che sono state approvate e fatte proprie dal governatore Cappellacci: «L'intera regione si sente parte in causa per quel che riguarda la possibilità di ospitare a Cagliari alcune partite degli Europei di calcio del 2016 - ha chiarito - ci sono indubbiamente aspetti burocratici che vanno chiariti. Possiamo contribuire a farlo dando alle tre parti in causa (Comune, Regione, Cagliari calcio) uno strumento che dia loro pari dignità». Da qui la proposta, immediatamente recepita da Floris e Cellino, di un accordo di programma che superi sul nascere i contenziosi dal punto di vista della proprietà e della finalità d'uso dell'area: «Siamo in grado di firmare questo documento in una settimana - ha promesso Cappellacci, rivolto a Uva - dopo di che prendiamo l'impegno di responsabilizzare la macchina burocratica, creando una task-force insieme al Comune, per mettere assieme tutti gli atti necessari». Parole impegnative sono arrivate anche dall'assessore Asunis: «La Regione vuole chiudere in tempi brevi questa partita, costi quel che costi - ha detto - col sindaco Emilio Floris l'intesa è totale. Siamo certi di poter giocare e vincere la partita».
I TERMINI Il primo cittadino ha chiarito, questa volta rivolto al presidente Cellino, che occorre fare le cose per bene in questa fase («magari prendendosi qualche giorno in più di tempo per la riflessione») piuttosto che trovarsi di fronte a freni procedurali in una fase successiva: «Ed è pur vero che noi dobbiamo cercare di risolvere le questioni burocratiche - ha chiarito - ma il Cagliari calcio deve impegnarsi a farci avere entro il 27 novembre il progetto definitivo». Proposta inizialmente accolta dal massimo dirigente rossoblù. Peccato che a quella data ieri mancassero 17 giorni. Numero proibito e sconosciuto in casa Cellino.
LA SOCIETÀ Anche per rispetto della Regione, appena entrata nella partita, il termine ultimo è stato aggiornato al 5 dicembre («tra l'altro 5 è il mio numero fortunato»): «Io non voglio mettere in alcun modo il bastone fra le ruote al Comune - ha chiarito il rappresentante del Cagliari calcio - ho dato la disponibilità a rinunciare all'acquisto dell'area, sono persino disponibile a prendere in considerazione che sia il Comune a farsi carico di tutti i lavori. Ma, capendo che non ci sono risorse, ripeto di potermi accollare io i costi dell'abbattimento e della ricostruzione del Sant'Elia. In cambio chiedo solo la concessione del diritto di superficie per almeno vent'anni, visto che devo avere il tempo di ammortizzare i costi dell'investimento». Definitivamente chiarito anche il fatto che il nuovo impianto non avrà al suo interno esercizi commerciali: «Non ci farò nemmeno una rivendita di tabacchi - ha promesso Cellino - voglio solo dare certezze alla squadra e alla società». Il vertice, trasformatosi da politico in tecnico, è andato avanti fino a notte inoltrata. Da oggi toccherà alle strutture burocratiche di Comune e Regione, oltre che ai progettisti del Cagliari calcio.

11/11/2009