La Pasqua dei sardi sarà cara anche nei ristoranti: menù alle stelle e rincari anche nei market
Mangiare serviti e riveriti o tra le pareti domestiche? Per le vacanze pasquali 2023 la differenza economica rischia di essere quasi impercettibile. L’allarme dell’Adiconsum: “Aumenti nel settore della ristorazione, schizzano anche i prezzi di burro, olio, farina e zucchero”
Sarà una Pasqua 2023 salatissima per le famiglie della Sardegna. I rincari sono ovunque: cibo, ristoranti e trasporti. Cioè, c’è poca differenza tra pranzi e cene in casa o in un locale, per non parlare della benzina e degli aerei: fino a 364 euro per un biglietto di sola andata Roma-Cagliari. Lo denuncia Adiconsum Sardegna che registra sensibili aumenti di prezzi e tariffe in tutti i settori legati alla festività. “Partendo dagli alimentari, l’ultimo dato Istat ci dice che in Sardegna i prezzi di cibi e bevande sono aumentati in media del 14% su base annua”, spiega il presidente Giorgio Vargiu. “Rincari si registrano in questi giorni per i prodotti tipici della Pasqua, dall’agnello alle uova, passando per carciofi, patate e salumi. Per i dolci aumentano i prezzi delle colombe, con incrementi medi attorno al 30% rispetto allo scorso anno, mentre le uova di Pasqua salgono del 10/15%. Ma sarà più costoso anche realizzare preparazioni in casa, a causa della crescita dei listini di materie prime come burro, olio di semi, farina e zucchero”. Il risparmio, quindi, per chi vorrà evitare pasti fuori porta, rischia di essere impercettibile, o quasi.
“Altra nota dolente è quella dei trasporti”, prosegue Vargiu. “Volare da Roma a Cagliari per i non residenti (biglietto di sola andata) costa 365 euro se si parte domani 6 aprile, 204 euro se si vola da Milano. Per Olbia, partendo venerdì, servono 153 euro da Milano, 124 da Roma. Per arrivare in aereo ad Alghero (volo di sola andata del 7 aprile) occorre mettere in conto una spesa da 164 euro da Milano, 114 euro da Roma. Non va meglio a chi deciderà di trascorrere Pasqua o Pasquetta al ristorante. L’ultimo dato Istat registra in regione rincari il comparto ristorazione del +7,8% su base annua. Da segnalare, infine, la ripresa della corsa dei carburanti, con i listini della benzina che alla pompa sono tornati a salire, aggravando la spesa di chi in Sardegna si sposterà in auto durante le festività”.