Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, c'è l'intesa sul presidente: sarà Sandro Corsini

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2008

la scelta Domani l'elezione


Ci sarà un presidente del Consiglio per le sedute dedicate al bilancio. Ieri mattina, il gruppo di Forza Italia, riunito in Municipio alla presenza del sindaco, ha scelto il nome del consigliere destinato a prendere il posto di Ghigo Solinas. Nessuna sorpresa, alla fine. All'unanimità è venuto fuori quello che da subito era stato indicato come il papabile più accreditato: a dirigere i lavori dell'aula sarà Sandro Corsini. Una scelta che, tra oggi e domani, sarà comunicata agli altri partiti del centrodestra. E che, domani, porterà all'elezione di Corsini; un voto che precederà il dibattito sul bilancio. Lo stesso consigliere di Forza Italia renderà pubblica, in questi giorni, una lettera con la quale ringrazierà i colleghi di partito per aver “assecondato” il suo desiderio di sedere sullo scranno più alto dell'aula consiliare.
Risolti, dunque, tutti i problemi che avevano bloccato la scelta del nuovo presidente. In particolare, il sindaco ha convinto gli altri candidati a fare un passo indietro. Non è stato un lavoro particolarmente difficile per quanto riguarda Ugo Storelli: in fondo, il capogruppo di Forza Italia, coordinatore del centro trapianti del Brotzu, avrebbe dovuto rivoluzionare la sua vita (la carica di presidente comporta la presenza in Municipio anche di mattina); per di più, lo stesso Storelli (fedelissimo di Floris, non bisogna dimenticarlo) è anche vicepresidente del Casic. Alla fine, il capogruppo ha accetto di cedere il passo.
Meno facile è stato, invece, convincere l'altro aspirante, Salvatore Mereu, deciso fino a qualche giorno a non mollare. Addirittura, era circolata la voce che Mereu fosse intenzionato a mostrare il suo eventuale dissenso con manovre di disturbo nel corso del dibattito sul bilancio (eventualità, a dire il vero, che lo stesso diretto interessato ha sempre smentito). Usando il bastone e la carota, però, Floris è riuscito a far fare un passo indietro anche al consigliere, espressione di alcuni movimenti cattolici. Dunque, gli altri due aspiranti presidenti hanno rinunciato, volenti o nolenti, alle proprie ambizioni. E Forza Italia ha potuto così scegliere il nome da proporre agli altri partiti del centrodestra. La votazione di domani rappresenterà, così, una formalità.
Qualche problema in più, eventualmente, potrebbe esserci proprio in sede di discussione del bilancio. Adesso i partiti di maggioranza devono trovare la quadra per evitare che la manovra possa essere snaturata dagli emendamenti: ovvio che i consiglieri cerchino di ottenere qualcosa per venire incontro alle esigenze dei propri bacini elettorali. Altrettanto ovvio che, se vengono distribuiti fondi a destra e a manca, il bilancio potrebbe incontrare problemi. Dunque, è probabile che ogni consigliere riesce a piazzare al massimo un paio di emendamenti ciascuno. ( mar.co. )

04/06/2008