Comune di Cagliari ko al Tar, le casse all’ingresso dei locali si possono mettere: “Rischio caos alla Marina”
I giudici danno ragione a un locale del Corso. “Questa sentenza stabilisce che le attività possono sistemare l’impianto sulla soglia della porta all’interno ma orientato verso l’esterno senza paura di sanzioni. Pensate a una fila di 200 casse che emettono musica a basso volume. Potrebbe avrebbe un impatto acustico importante sulla città”
Le casse sulla soglia dei locali? Si possono mettere. Anche orientate verso l’esterno. Lo ha stabilito il Tar che ha condannato il Comune di Cagliari a risarcire un locale del Corso. “E ora”, ha dichiarato Alessandro Cossa, dirigente dell’assessorato alle Attività produttive, “tutto ciò potrebbe avere un effetto sull’inquinamento acustico della città”.
Il caso è saltato fuori ieri in consiglio comunale che ha dato il via libera a un debito fuori bilancio da 3 mila euro che il Comune deve versare alla Shija, l’azienda titolare che gestisce il locale “Forma” nel corso Vittorio Emanuele II. Dal locale, durante un serata del maggio scorso, la musica si sentiva chiaramente in strada. E il Comune, ravvisando disturbo alla quiete pubblica, aveva imposto 30 giorni di stop alla concessione del suolo pubblico all’attività. Ma la società, difesa dagli avvocati Benedetto e Francesco Ballero, ha fatto ricorso e ha vinto. Non solo. I giudici amministrativi, di fatto, hanno sconfessato il regolamento comunale. E scrivono che “nel verbale di sopralluogo redatto dal corpo di polizia municipale…non si dà atto che la “serata musicale” oggetto di verifica abbia arrecato disturbo alla quiete pubblica… e si attesta, invece, che l’impianto acustico in discussione si trovava “sulla soglia dell’ingresso del civico 64…” (così, testualmente, nel verbale), dunque pur sempre all’interno del locale, invece che sul suolo pubblico oggetto del titolo demaniale, condizione necessaria affinché detto titolo possa considerarsi formalmente violato”.
“Questa sentenza stabilisce che nella Marina i locali possono mettere casse sulla soglia della porta e sulla finestra orientate verso l’esterno senza poter essere sanzionate”, ha dichiarato Cossa in commissione Bilancio, “mi viene da pensare in via Sardegna una fila di 200 casse che emettono musica a basso volume. Se si può fare musica in strada: la conseguenza è evidente. Potrebbe avrebbe un effetto importante nell’impatto acustico della città”.