Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

“Priorità famiglie e fragili, ecco cosa faremo con i 35 miliardi della manovra”

Fonte: web Castedduonline.it
23 novembre 2022

“Priorità famiglie e fragili, ecco cosa faremo con i 35 miliardi della manovra”

Incrementato l’assegno unico, reso strutturale quello per i figli disabili. Giù l’iva per pannolini e prodotti per l’infanzia. Aggiunto un mese di congedo parentale all’80% dello stipendio, pensioni minime aumentate del 120%.

 

“La priorità di questa manovra sono le famiglie e i fragili, sono i ceti medi e non i ricchi. Sono molto orgogliosa del lavoro fatto in questo primo mese di governo, stiamo rispondendo alle richieste dell’Italia e con questa manovra diamo un’impronta precisa e fortemente politica alla nostra azione”. Giorgia Meloni sintetizza così i contenuti della prima legge di bilancio del suo governo, certamente “ancora migliorabile durante l’iter parlamentare”.

La premier definisce “senza precedenti” la decisione di destinare 1 miliardo e mezzo alle politiche per la famiglia. L’assegno unico sarà aumentato a tutti del 50% per il primo anno di vita dei bambini, sempre del 50% ma fino a tre anni alle famiglie con tre o più figli e viene confermata la maggiorazione per i figli disabili, resa strutturale e non più transitoria.
Scende dal 22% al 5% l’iva su tutti i prodotti della prima infanzia, dai pannolini al latte artificiale, e cala anche quella sugli assorbenti. 

Il congedo parentale guadagna un “piccolo salvadanaio del tempo”, come lo ha definito la premier: “E’ previsto fino ai 6 anni dei bambini ma con stipendio al 30%, ma molte donne se lo possono permettere. Abbiamo allora deciso di garantire un altro mese all’80% che si potrà spalmare fino ai 6 anni del bambino”.

Confermate tutte le agevolazioni alle giovani coppie per l’acquisto della nuova casa, prorogata l’ape sociale e opzione donna. Sul fronte pensioni, arriva la novità 103, ovvero la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi.

Arrivano anche gli aiuti alle pensioni. “Le rivaluteremo tutte, ma con percentuali diverse”, spiega Meloni. “Le minime saranno rivalutate del 120%, poi a scalare in base all’importo”.