Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scoppia la pace tra Floris e Cellino

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2009

Stadio. Nuovo colpo di scena nella partita sul Sant'Elia. Si riaccendono le speranze anche per gli Europei 2016 

Svolta dopo il vertice di ieri: «Subito il bando di gara»

Si lavora a una nuova ipotesi: non più la vendita dell'area ma la cessione del diritto di superficie. Il sindaco: «Indietro non si torna».
Manco fosse Italia-Germania 4-3, la partita sulla questione nuovo stadio si riapre proprio quando sembrava irrimediabilmente chiusa. Nel senso che il solco tra Comune e Cagliari calcio, che sembrava essere di nuovo profondissimo, è stato colmato da uno scambio di vedute fra il sindaco Emilio Floris e il presidente Massimo Cellino. Presenti anche gli assessori agli Affari legali Giuseppe Farris e al Bilancio Antonello Melis, i due amici-nemici hanno messo sul tavolo le incomprensioni sul complesso iter burocratico che regola l'inserimento del Sant'Elia nel patrimonio disponibile dell'amministrazione comunale. E si sono riproposti di esplorare ogni strada possibile per superarle.
SCOPPIA LA PACE Tanto che, per una volta, il presidente della società rossoblù è andato via parzialmente soddisfatto: «Non è ancora il tempo delle parole - ha detto - ma posso dire di non aver mai trovato il sindaco così risoluto nell'affrontare il problema del nuovo stadio. Europei o no, mi ha assicurato di aver capito le ragioni che ci hanno portato con insistenza a chiedere la risoluzione della questione». Cellino ha anche espresso apprezzamento per il lavoro di mediazione e richiamo al buon senso che sarebbe arrivata, nel corso del vertice, dall'assessore Farris: «Mi fa piacere aver visto che il sindaco in questa fase è ben consigliato».
L'ACCORDO È basato su questioni di pragmatismo: preso atto che la città e il Cagliari calcio hanno bisogno di un nuovo stadio, bisogna esplorare tutte le possibilità messe a disposizione dalle leggi esistenti e da quella attualmente all'attenzione del Parlamento: «Ho dato la più ampia disponibilità - conclude Cellino - se non fosse possibile l'alienazione dell'area si potrebbe tornare alla concessione del diritto di superficie. Ma, per mostrare che non ho interessi personali, ho anche detto a Floris che per quanto mi riguarda il nuovo stadio lo può anche costruire il Comune».
IL SINDACO Il primo cittadino, dal canto suo, incassa la nuova apertura di credito e si prepara a forzare i tempi: «Indipendentemente dalla candidatura per gli Europei la nostra città ha bisogno di un impianto sportivo al passo con i tempi - ricorda il sindaco - e quest'amministrazione è fermamente decisa a risolvere una vicenda che si trascina da troppo tempo. I bandi di gara andranno predisposti nel minor tempo possibile». Non è ancora ufficiale, ma pare che ci sia un ritorno di fiamma per un'ipotesi che sembrava ormai accantonata: quella della cessione del diritto di superficie, in alternativa alla vendita dell'area sulla quale sorge l'attuale impianto. «In verità non avevamo ancora scelto una strada definitiva - ricorda il sindaco - la delibera di Giunta che abbiamo approvato giovedì scorso lascia aperte entrambe le possibilità. Alla struttura comunale tocca ora tradurre in atti ufficiali la scelta politica che la nostra amministrazione, su preciso mandato del Consiglio, ha fatto».
EUROPEI Il ritrovato accordo tra Comune e Cagliari calcio non può che favorire il confronto con la Figc sulla candidatura per gli Europei 2016: a questo proposito oggi il sindaco e il suo capo di gabinetto Francesco Cicero saranno a Roma per partecipare a un vertice operativo con la Federazione e il ministero del Turismo.
ANTHONY MURONI

04/11/2009