Rassegna Stampa

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Cagliari, Truzzu: “Sospesi gli abbattimenti degli animali al parco di Monte Urpinu”

Fonte: web Castedduonline.it
16 novembre 2022

Cagliari, Truzzu: “Sospesi gli abbattimenti degli animali al parco di Monte Urpinu”


Mentre infuriavano le proteste all’esterno di palazzo Bacaredda, il sindaco in aula annuncia lo stop alle uccisioni. “Abbattimenti necessari per la salute dei cittadini: io stesso ho preso l’aviaria nel 2020. Ma ora la situazione è migliorata e le soppressioni per ora non sono necessarie”

 

Gli abbattimenti degli animali sono sospesi. L’annuncio del sindaco Paolo Truzzu poco fa in consiglio comunale, proprio mentre decine di animalisti protestavano contro le soppressioni di pavoni e anatre. Il primo cittadino ha ribadito lo stop alle uccisioni dei volatili dopo il focolaio di aviaria. Ha anche ripercorso la vicenda.
“In quel momento la soluzione degli abbattimenti era la più opportuna”, ha spiegato Truzzu, “c’erano decine di animali morti e c’era l’esigenza di mettere al sicuro adulti e bambini. Io stesso nel 2020 ho preso l’influenza aviaria. Non solo. Rischiavano anche gli altri animali esterni al parco e i diversi allevamenti della galline ovaiole dell’area intorno a Cagliari”.
Il sindaco ha anche risposto a chi chiedeva una soluzione come quella di Campi Bisenzio, dove gli animali sono stai risparmiati. “A Campi Bisenzio il tacchino malato era 1”, ha aggiunto Truzzu, “mentre qui a Cagliari la situazione era molto più critica”. Mentre ora “è migliorata e gli abbattimenti sono stati sospesi non sono necessari. Il parco resta chiuso e la asl porrà in essere un monitoraggio costante per valutare se la situazione sta migliorando”.
Il primo cittadino ha anche dichiarato che a Monte Urpinu la situaizone era fuori controllo, anche per l’abitudine di tanti cittadini di trasferire nel parco i volatili che avevano in casa. In coincidenza con la riapertura il sindaco emetterà un’ordinanza di regolamentazione sulla presenza animale nel parco”.
Intanto decine di manifestanti hanno protestato all’esterno di palazzo Bacaredda contro la gestione della vicenda di Monte Urpinu.