Rassegna Stampa

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“Più case e parcheggi per tenere i giovani a Cagliari, c’è spazio verso Elmas e Selargius”

Fonte: web Castedduonline.it
19 settembre 2022

“Più case e parcheggi per tenere i giovani a Cagliari, c’è spazio verso Elmas e Selargius”

Dante Campus, storico costruttore, compie 92 anni. Ha realizzato decine di palazzi e chiese, in città e nell’hinterland: “A Cagliari non si costruisce più, bisogna espandersi e creare rioni moderni, con servizi e soprattutto parcheggi. In città ce ne sono ancora troppo pochi”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA

 

Ha costruito decine di palazzine a Genneruxi, tutte quelle comprese dall’angolo tra via Monti e via Manzoni, passando per via Tiziano e via Bacaredda, ma anche in via Machiavelli e via Corelli. E chiese, soprattutto: quella del Cristo Re, due a Capoterra, tornando nel capoluogo spicca il complesso Cossu tra via Vidal e via Besta, a Quartu il villaggio di S’oru e Mari e il mercato civico. Dante Campus, storico costruttore quartese, oggi compie 92 anni e sospira, dal suo appartamento all’ultimo piano di via Rossini, “anche questo realizzato da me”, guardando le tante costruzioni realizzate dalla sua azienda sul versante est e ovest del capoluogo sardo. Una vita trascorsa a tradurre in realtà i progetti di tanti ingegneri, contribuendo allo sviluppo edilizio di Cagliari: “Oggi, però, è una città molto confusionaria e addormentata, non c’è più sviluppo edilizio. Tutti i buchi sono stati tappati, c’è bisogno di un’espansione e di edilizia moderna”. Campus, quasi, ammette che alcuni rioni tirati su nei decenni scorsi sono diventati dei dormitori: “A Genneruxi non ci sono servizi, se uno buca una ruota dell’auto deve arrivare sino a San Benedetto. Sì all’edilizia moderna, con un aggiornamento da quella antica”. Vale a dire nuovi complessi edilizi, nuovi rioni “dotati di servizi e parcheggi”. E proprio sugli stalli per le automobili, Campus è sicuro: “A Cagliari ce ne sono pochi”, soprattutto dopo essersi lasciati alle spalle “piazza San Benedetto”.
Ma, soprattutto, tra zone protette dove non può essere piantato nemmeno uno spillo e terreni già edificati, è necessario “andare verso Elmas e Selargius, magari facendo delle convenzioni con i comuni limitrofi. Se non si fanno case come si fa a portare la gente in città? I giovani vanno a vivere a Quartu e a Selargius. Servono lottizzazioni moderne come oggi prevede la legge”. Vale a dire “case con piazze, parcheggi e servizi”. Di sicuro, i tempi non sono floridi nemmeno per il mattone, vista la grave crisi economica internazionale: “Non è colpa di Cagliari”, afferma l’arzillo costruttore 92enne, “ma di Putin, che ha iniziato una guerra. Avevamo già la punizione della pandemia, con la quale dovremo conviverci, la guerra è stata una mossa inaspettata”. E, nonostante abbia passato quasi tutta la sua vita tra cemento, progetti e rendering, Dante Campus snobba uno dei progetti più discussi degli ultimi anni a Cagliari, il nuovo stadio: “Non lo conosco, sono un anti pallone, non vado mai alle partite”.